Tecnologia 5G mette chi vola a rischio

In Usa At&t, colosso della telefonia mobile rinvia l’accensione delle antenne per 5G. Interferendo sulle frequenze dei radioaltimetri, si teme che metta a rischio i voli. Verizon invece tergiversa.

La redazione

In Usa non corre buon sangue tra le compagnie aeree ed i colossi della telefonia telefonica. Sembrano pronte ad affrontarsi in un duello all’ultimo sangue, tipo mezzogiorno di fuoco.

La materia del contendere la tecnologia telefonica del 5G. Per le compagnie telefoniche la scommessa del futuro, per le compagnie aeree un rischio d’interferenze sugli altimetri ed altri strumenti di bordo essenziali per l’atterraggio degli aerei.

Al momento ai due maggiori colossi della telefonia At&t e Verizon, è stato chiesto di rinviare l’accensione delle antenne 5G almeno fino al 18 gennaio nei paraggi dei principali scali aerei.

Le frequenze utilizzate dal 5G sono vicine a quelle utilizzate dai radioaltimetri degli aerei. Agli operatori telefonici statunitensi è stata assegnata la banda di frequenza da 3,7 a 3,98 gigahertz (GHz) per il 5G, un diritto per il quale hanno pagato decine di miliardi di dollari.

L’industria aerea teme che questo interferisca con i dati dei radioaltimetri, un radar che misura la distanza tra l’aereo e il suolo, che sono essenziali per gli strumenti notturni come l’atterraggio o in condizioni di scarsa visibilità. Questi operano nello spettro da 4.2 a 4.4 GHz.

Se non c’è quindi alcun rischio di interferenza diretta tra le frequenze, la potenza di trasmissione delle antenne 5G potrebbe rappresentare un problema per alcuni altimetri, proprio per il rischio di interferenza. Airbus e Boeing hanno avvertito le autorità statunitensi circa le “potenziali interferenze”, e l’agenzia dell’aviazione americana (FAA) ha accettato di rinviare il lancio del 5G fino al 19 gennaio, data entro la quale ritiene di poter stabilire  che sistema siae perfettamente sicuro.

Se c’è un rischio potenziale per i viaggiatori aerei, siamo obbligati a limitare l’attività di volo in questione fino a quando non possiamo dimostrare che è sicuro”, sostiene la FAA, che ha ha convalidato l’uso di due modelli di radioaltimetro e ha dichiarato sicuri 48 degli 88 aeroporti statunitensi più direttamente interessati dai rischi di interferenza 5G.

In Europa, la banda di frequenza principale per il 5G è stata delimitata tra 3,4 e 3,8 GHz, frequenze che sono meno vicine e simili a quelle dei radioaltimetri in uso negli Stati Uniti. In Corea del Sud le frequenze 5G non vanno oltre i 3,7 GHz.

AT&T  rinvierà “temporaneamente” l’accensione di un numero limitato di antenne 5G intorno ad alcune piste aeroportuali statunitensi. “Siamo sconcertati dall’incapacità della Faa (l’autorità americana di controllo dell’aviazione, ndr) di fare ciò che 40 Paesi hanno già fatto, ovvero distribuire in modo sicuro la tecnologia 5G senza interrompere i servizi di aviazione. Chiediamo che venga fatto in tempi rapidi. Stiamo lanciando i nostri servizi 5G ovunque come previsto, con l’eccezione temporanea di questo numero limitato di torri”.

David Seymour, Coo di American Airlines, in una lettera ai propri dipendenti “Fino a quando non ci sarà una soluzione tecnica a lungo termine prevediamo che sperimenteremo ritardi, deviazioni e cancellazioni, ben oltre il nostro controllo“.

Al momento Verizon, l’altro colosso delle telecomunicazioni che dovrà accendere le proprie antenne mercoledì, non ha deciso di rinviare.

In realtà una bega che dovrebbe risolvere la White House e che finora ha mantenuto il più assoluto silenzio e stretto riserbo. Ricordo che Trump sulla tecnologia 5G fece guerra alla Cina ed in particolare al colosso cinese Huawei che minacciò di far chiudere in America salvo essere venduta ad imprese americane. Non so se le frequenze siano state assegnate durante la presidenza Trump o Biden.

Per interventi utilizzare il “Lascia un commento” o scrivere alle e-mail info@lavocenews.it o direttore@lavocenews.it. Per seguirci su Facebook potete mettere il “mi piace” sulla pagina  La Voce News o iscrivervi al gruppo lavocenews.it grazie.