Tempesta di fuoco sull’acciaieria Azovstal

Concentrazione di bombardamenti aerei e d’artiglieria pesante

Gianvito Pugliese

Non mi stancherò di ripeterlo? Ricordate l’incontro di Putin con il generale Sergey Shoigu, Fu o non fu una deepfake quel video, virale quanto solo lo “scavallamento” delle gambe di Sharon Stone, poco rileva ai fini di quanto sto scrivendo. Andando alla sostanza di quell’incontro col ministro della difesa. Nell’articolo postammo l’intero post del Corriere della Sera che se ne occupò, qui di seguito lo stralcio che interessa:

Bocciata l’idea di Shoigu di assaltare l’acciaieria Azovstal, gli “ordina” di accerchiarla perchè “non possa uscirne neanche una mosca”. Detto nel Cremlino, al centro di Mosca, sembra una battuta, ma non lo è. E’ l’ennesima sceneggiata del dittatore per ingannare tutti; mostrarsi magnanimo di fronte al popolo russo, tentare d’ingannare la resistenza ucraina, inducendola ad abbassare la guardia.

Infatti, non è andata affatto così. gli attacchi russi falliti sono cominciati poco dopo ed oggi un bombardamento senza precedenti prelude ad un nuovo attacco in forse. Nulla di diverso dalla promessa fatta da Putin a Guterres di permettere l’evacuazione di un migliaio di civili.

Francamente mi chiedo per quale ragione andare a trovarlo nel Cremlino per essere sistematicamente presi in giro da questo bugiardo seriale al limite della patologia. Da tempo nessuno in occidente crede più ad una sua sola parola. I russi che non s’informano diversamente, e sono -purtroppo- la stragrande maggioranza, ci credono ancora attesa la lettura unica del mondo propinata loro dalla Propaganda del regime: un castello di bugie.

Ed oggi l’aviazione, l’esercito russo e le forze filo-russe tra cui il famigerato battaglione Wagner, hanno lanciato un’offensiva violentissima contro la fabbrica Azovstal, l’ultima sacca della resistenza ucraina nella città di Mariupol, da cui nei giorni scorsi sono stati evacuati parte dei civili grazie a un cessate il fuoco.

Il ministero della Difesa, amplificato da tutte le agenzie russe: “Le unità dell’esercito russo e della Repubblica popolare di Donetsk, utilizzando artiglieria e aerei, stanno iniziando a distruggere le postazioni di tiro” ucraine.

E meno male che aveva “ordinato” di non attaccare, diversamente sarebbero stati usati ordigni nucleari per aver ragione di un migliaio di uomini?

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