Tensioni e scontri all’università La Sapienza di Roma

La protesta nasce per la richiesta da parte degli studenti di sospendere gli accordi di ricerca con Israele

Giovanni Recchia

Nella giornata del 16 aprile 2024, l’Università La Sapienza di Roma è stata teatro di tensioni e scontri a seguito di una controversia sugli accordi di ricerca con atenei israeliani. La situazione è degenerata in violenti confronti tra studenti e forze dell’ordine, culminando in due arresti.

La giornata ha avuto inizio con un atto di protesta pacifico: due studentesse, Martina e Letizia, si sono incatenate al totem davanti all’ingresso del Rettorato per richiedere la sospensione degli accordi con Israele e le dimissioni della rettrice dalla fondazione Med Or1. Tuttavia, la tensione è salita quando circa 300 studenti, insieme a docenti e personale amministrativo, hanno tenuto una conferenza stampa e poi hanno marciato attraverso il campus, esprimendo il loro dissenso.

Le forze dell’ordine sono intervenute quando alcuni manifestanti hanno tentato di irrompere prima nel Senato accademico e poi nel commissariato di polizia, dove si erano radunati altri contestatori. Due persone sono state arrestate: una per aver danneggiato un veicolo della polizia e l’altra per aver aggredito un agente.

La Conferenza dei rettori ha espresso preoccupazione per gli scontri, ribadendo che la violenza non è mai accettabile. La premier Meloni ha condannato fermamente le violenze, sottolineando che tali azioni non rappresentano una legittima manifestazione, ma delinquenza.

La protesta è nata dalla decisione dell’università di mantenere accordi di ricerca con Israele, nonostante le richieste di sospensione da parte di studenti e docenti. Questi ultimi sostengono che tali accordi siano incompatibili con i valori accademici e richiedono un immediato cessate il fuoco a Gaza.

L’Università La Sapienza si trova ora al centro di un dibattito che va oltre i confini accademici, toccando temi di politica internazionale e diritti umani. La comunità universitaria e le autorità dovranno trovare un terreno comune per risolvere la situazione in modo pacifico e costruttivo.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Le email del quotidiano: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it.