Test per chi entra in Italia, ma l’Ue dissente
Ridotto a 24 ore prima la validità del test antigienico. Per il molecolare restano le 48 ore.
La redazione
L’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, prevede che per chi arriva in Italia un test molecolare per mezzo di tampone effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso nel territorio nazionale o un test antigenico con tampone nelle 24 ore antecedenti all’ingresso in Italia. Diversamente scatta il divieto di accesso al territorio nazionale.
Il divieto, già previsto, di ingresso in Italia a prescindere dai test a chi negli ultimi 14 giorni é stato in Malawi, Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia ed Eswatini è prorogato non oltre il 31 gennaio 2022.
Ma l’Unione Europea non ci sta. La vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova: “Quando gli Stati membri introducono condizioni aggiuntive o rendono le norme più severe, come nel caso dell’Italia e forse del Portogallo”, la decisione “deve essere giustificata sulla base della situazione reale”. Ed ha aggiunto: “Immagino che se ne parlerà al Consiglio europeo” giovedì “perché queste decisioni individuali degli Stati minano la fiducia delle persone sul fatto che le condizioni siano uguali ovunque in Ue“.
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