Tre arresti per la funivia del Mottarone

I freni di sicurezza sono stati volontariamente manomessi.

La redazione

Per la distruzione della cabina della funivia Stresa-Monterone, la Procura della Repubblica di Verbania ha disposto tre fermi.

Si tratta di Luigi Nerini, 56enne di Baveno (Verbania) proprietario della Ferrovie del Mottarone, il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini.

Gli accertamenti compiuti dai tecnici incaricati dalla procura hanno confermato che i freni della cabina precipitata erano stati manomessi.

Nei giorni precedenti si erano verificati diversi arresti dell’impianto non giustificati, la manutenzione aveva risolto solo in parte il problema. Per evitare di dover fermare l’impianto e svolgere una radicale manutenzione i tre hanno pensato bene di escludere i freni di sicurezza attraverso l’utilizza della “forchetta” un dispositivo che esclude i freni.

I tre hanno confessato dopo molte ore di interrogatorio la loro responsabilità. Ovviamente non avevano previsto la rottura del cavo ed una così drammatica conseguenza.

Sono all’esame della procura le responsabilità di altri soggetti che potrebbero aver avuto un ruolo nella produzione dell’evento.

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