Trenitalia alla conquista dell’Europa

Da Parigi a Milano in 7 ore

La redazione

Abbiamo aperto il giornale con il ritrovamento del neonato perso dai genitori all’aeroporto di Kabul, continuiamo con le notizie positive.

Non sarà miracolosa come la notizia di Kabul ma le Ferrovie italiane, oggi Trenitalia, che s’impongono in Europa per capacità di progredire, precorrendo i tempi e battendo record di efficienza e velocità è, quantomeno, fantascientifica.

Non sono lontanissimi i tempi in cui le nostre Ferrovie dello Stato erano tristemente famose, oltre che in casa anche all’estero, grazie ai turisti, per scarsa puntualità, vagoni a dir poco sporchi e stazioni abbandonate al disfacimento del tempo, trascorso senza alcuna manutenzione. In realtà alcune vecchie stazioni sono monumentali e andrebbero tutelate a cura dei Beni Culturali oltre che dal gestore, ma qui apriremmo una parentesi infinita, su cui solo per oggi stendiamo un velo pietoso.

Oggi leggere che il Milano-Parigi, impiega 7 ore, collocando la Freccia rossa di Trenitalia tra i primi treni d’Europa, per velocità e qualità del servizio, ci da una bella botta d’orgoglio. Siamo in corsa con le Ferrovie europee e possiamo vincere la gara: scusate se è poco.

Certo, soprattutto nel nostro sud la situazione non è delle migliori. Un esempio Bari-centrale Napoli-centrale tempo di percorrenza a partire da 3h e 38 minuti, non si può accettare. In auto, pur rispettano i limiti di velocità, meno di due ore. E pensare che la ferrovia Napoli-Portici fu la prima linea ferroviaria costruita nella penisola italiana, e già dal 1839 era a doppio binario. Ed il raddoppio del binario riporta alla memoria la tragedia dello scontro tra due treni il 12 luglio 2016 tra Andria e Corato in Puglia, un frontale per errore umano, ma anzitutto per il binario unico costato la vita a 25 persone ed il ferimento di 50.

Entro il 2022 l’Alta Velocità unirà Madrid e Barcellona. Intanto ad accogliere i passeggeri di questo primo Milano-Parigi anche un flashmob con tanto di ballerine del can can, Napoleone, Asterix e Obelix ed altro ancora.

Splendida notizia per il Paese, che pochi giorni or sono The Economist ha riconosciuto come il Paese dell’anno. Troppa grazia si usa dire in questi casi. Ma non è mai troppa e per una punta di iceberg che riluce, se appena scavi c’è un sommerso da far paura. Sembra però che, dopo decenni da dimenticare, l’Italia si sia avviata sul “binario” giusto. E per il successo a Parigi diciamo grazie a Trenitalia ed al suo ad Luigi Corradi.

Una cicca: sul Frecciarossa servizio a bordo eccezionale. In cucina i piatti del noto chef Carlo Cracco. Che volete di più dalla Vita? Bip… Risposta standar censurata, pubblicità gratuita non ne facciamo.

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