Trenitalia, causa Covid, cancella 5% delle corse

Il Covid non rispetta nulla e nessuno e tantomeno il pubblico servizio.

Gianvito Pugliese

Quando ho letto il titolo, molto simile a quello di questo articolo, ho pensato a masse ingenti di passeggeri colpiti dalla pandemia, treni bloccati per la disinfezione dopo che vi hanno viaggiato infetti, insomma scene e motivazioni da peste manzoniana, con tanto di untori e monatti sulla scena.

Poi ho letto e capito. Nulla di quanto avevo pensato. Tanti, troppi i contagiati tra capitreno e macchinisti, ed i treni non marciano da soli, almeno non ancora. Chissà cosa ci riserva il trasporto del futuro? Ora possiamo immaginarlo solo dopo aver assistito ad un bel film di fantascienza, ammesso che lo sceneggiatore sia profetico al pari di Giulio Verne.

Così Trenitalia si è trovata a cancellare, sulle tratte regionali, il 5% delle corse programmate, sostituendole con autobus o cancellandole puramente e semplicemente. Fortunatamente durante questo periodo con la chiusura delle scuole e le festività il traffico passeggeri è diminuito di suo, permettendo di non arrecare disservizi alla clientela.

Le ha fatto eco Trenord. Pure i suoi equipaggi in servizio sono stati decimati dal Covid, Ragion per cui servizio ferroviario in Lombardia, riprogrammazione parziale. L’azienda ha, infatti l’intenzione di procedere alla soppressione di circa 100 corse nei prossimi giorni. A conti fatti, tra Covid ed assenze per malattie diverse il 12% del personale, formato da 1.300 persone tra macchinisti e capitreno è venuto a mancare. E pensare che per le festività erano state programmate 1.800 corse aggiuntive.

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