Trilaterale tra Macron, Putin e Scholz
Nuova telefonata tra i tre un flop totale
Gianvito Pugliese
Il presidente francese, Emmanuel Macron, insieme al cancelliere tedesco, Olaf Scholz, hanno avuto oggi un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. L’ha annunciato l’Eliseo, ribaltato dall’agenzia di stampa russa Ria Novosti.
I tre leader avevano avuto un’altra consultazione trilaterale due giorni fa sulla questione ucraina.
La telefonata da quanto si comprende si è ridotta ad una monologo di Putin che, anzitutto ha annunciato ai due, che in palese violazione del trattato di Minsk stava per firmare un decreto di ennesimo riconoscimento delle repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk, quindi che avrebbe orinato a parte delle truppe russe di dispiegarsi in quei territori in una operazione di peacekeeping, cioè di mantenimento della pace.
I due leader occidentali, che erano andati a chiedere l’immediato cessate il fuoco, sono rimasti esterefatti. Putin aveva fatto sapere e concordato con loro, di procedere per via diplomatica, ma ovviamente ha fatto per l’ennesima volta il contrario di quanto affermato, con atti preliminari all’escalation militare.
E mentre la sceneggiata russa dell’illegalità condivisa continua: domani la duma, obbediente allo zar ratificherà il decreto firmato da Putin con i 450 servi proni ai voleri del padrone ed il ministro degli esteri Lavrov avvierà le relazioni diplomatiche con la Russia, l’occidente, anche se colto parzialmente alla sprovvista, si è messo in moto.
Macron fa sapere l’Eliseo ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu. Berlino, preso atto che Putin “ha rinnegato tutti i suoi impegni nei confronti della comunità internazionale riconoscendo l’indipendenza dei territori separatisti filo-russi “, attraverso il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock comunica: “Mettiamo espressamente in guardia contro ogni ulteriore escalation militare da parte della Russia…….la decisione di Vladimir Putin è una flagrante violazione del diritto internazionale”,
Dagli Usa la risposta di Biden non si è fatta attendere, ed è stata la firma di un decreto esecutivo che estende alle due autoproclamate repubbliche filo-russe le sanzioni previste per la Russia, cominciando dal divieto di commerci con gli Usa. Ha invitato, ovviamente, gli alleati a fare altrettanto.
L’Ue parla per bocca dei Presidenti von der Leyen e Michel: “Il presidente Michel e il presidente von der Leyen condannano con la massima fermezza la decisione del presidente russo di procedere al riconoscimento delle aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk in Ucraina come entità indipendenti. Questo passaggio costituisce una palese violazione del diritto internazionale e degli accordi di Minsk. L’Unione reagirà con sanzioni contro coloro che sono coinvolti in questo atto illegale. L’Unione ribadisce il suo fermo sostegno all’indipendenza, alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini internazionalmente riconosciuti“. Secondo i più attenti osservatori le sanzioni colpiranno le persone individualmente o collegialmente responsabili.
Scontra tra Usa e Russia sul Consiglio di Sicurezza Onu che si terrà alle 21 ora di New York (le 3 ora italiana). La Russia lo voleva a porte chiuse, ma è prevalva la proposta Usa della seduta pubblica.
Ed il morto ha finalmente battuto un colpo. Rosemary DiCarlo, segretario generale della fu Organizzazione delle Nazioni Unite, ha ha “fortemente deplorato la decisione della Russia di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche secessioniste dell’Ucraina, così come “l’ordine di schierare truppe russe nell’Ucraina orientale“. Per DiCarlo: “Le prossime ore e i prossimi giorni saranno critici. Il rischio di un grande conflitto è reale e deve essere evitato a tutti i costi“.
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