Trucidato a freddo dai russi direttore dell’orchestra di Kherson
A Kherson scattata la controffensiva ucraina
Gianvito Pugliese
La notizia centrale, per qualunque altro quotidiano sarebbe quella della controffensiva nella regione di Kherson nel sud dell’Ucraina fatta scattare dalle forze ucraine. Kirill Stremousov, vice governatore della regione controllata dei russi, scusate, ma “uno dei pupazzi” messi li dal puparo Putin, lo ha reso noto annunciando la strenua difesa dell’esercito russo perchè: “La regione di Kherson è un soggetto a tutti gli effetti della Federazione Russa“. Controffensiva ucraina avviata con il bombardamento della linea di difesa nell’area di Dudchan.
Ma per una testata come la nostra, che parte sì dall’informazione internazionale, ma privilegia la cultura, e con un editore come la Fondazione Concerti “Niccolò Piccinni”, la cultura musicale in Puglia ed oltre i confini nazionali dal 1936, la notizia centrale è l’assassinio a sangue freddo per mano di militari russi, assassini indegni di portare una divisa, del direttore d’orchestra Yuriy Kerpatenko (in copertina) del Kherson Music and Drama Theatre. Lo ha reso noto il Ministero della cultura e dell’informazione ucraino: “Il 14 ottobre si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre intitolato a Mykola Kulish. Dopo che Yuriy Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l’esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa”. Yuriy Kerpatenko Ma per una testata come la nostra, che parte sì dall’informazione internazionale, ma privilegia la cultura, e con un editore come la Fondazione Concerti “Niccolò Piccinni”, la cultura musicale in Puglia ed oltre i confini nazionali dal 1936, la notizia centrale è l’assassinio a sangue freddo per mano di militari russi, assassini indegni di portare una divisa, del direttore d’orchestra Yuriy Kerpatenko del Kherson Music and Drama Theatre. Lo ha reso noto il Ministero della cultura e dell’informazione ucraino: “Il 14 ottobre si è saputo del brutale omicidio del direttore del Kherson Music and Drama Theatre intitolato a Mykola Kulish. Dopo che Yuriy Kerpatenko si è rifiutato di collaborare con gli occupanti, l’esercito russo lo ha ucciso a colpi di arma da fuoco nella sua stessa casa”.
Più precisamente, è stato “ucciso dall’esercito russo nella sua abitazione per essersi rifiutato di esibirsi in un concerto organizzato dalle forze di occupazione”.
Ho chiesto al grandissimo flautista Roberto Fabbriciani, nostro editorialista, di esprimere le considerazioni sue e degli artisti suoi amici, che riuscirà a rintracciare nelle prossime ore e nella giornata di domani. Lo ringrazio anticipatamente.
Alla famiglia del Maestro, all’Orchestra filarmonica di Kiev, al Governo e al Popolo ucraino la partecipazione dell’editore, mia, della mia redazione e dei lettori del nostro quotidiano, mentre inorriditi ancora facciamo fatica a comprendere come siano possibili simili crudeltà gratuite. Poi apprendiamo della ragazza violentata ucraina da militari russi e poi riempita di schiuma per l’edilizia e ci rendiamo conto che nell’errore, come nel male non si tocca mai il fondo. Scusate, ma siano maledetti!
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Fabbriciani commenterà l’orrido accadimento