Truffa col Superbonus 110%, sequestrati 13 milioni di euro

Furbetti del superbonus, indagati per frode su grandi opere immobiliari

Rocco Michele Renna

Nell’ambito di un’operazione condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa contro soggetti con segni di “pericolosità fiscale”, è stata smascherata una sofisticata truffa che ha portato al sequestro preventivo di circa 13 milioni di euro. Questa cifra corrisponde al valore di beni immobiliari e crediti fiscali fittizi, tutti riconducibili al Superbonus 110%. Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica locale, hanno portato alla luce un intricato schema fraudolento.

Il focus dei finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria si è concentrato su due contratti di compravendita immobiliare, stipulati da una coppia di coniugi, che avevano come oggetto due fabbricati in stato di abbandono e relativi terreni agricoli. Dopo la registrazione di questi contratti, sono stati costituiti due condomìni, uno a Siracusa e l’altro a Ragusa, con la moglie che figurava come rappresentante legale. Successivamente, con le autorizzazioni locali in regola, sono stati avviati lavori di ristrutturazione edilizia, con demolizione e ricostruzione degli immobili, mirati a trasformarli in residenze e strutture turistico-ricettive.

I condòmini hanno quindi richiesto il beneficio fiscale del Superbonus, ottenendo il rimborso del 110% delle spese sostenute per i lavori. Tuttavia, le indagini hanno rivelato un inganno dietro queste pratiche. Prima della stipula dei contratti, i coniugi hanno frazionato i fabbricati, con la creazione di 118 nuove unità immobiliari, anziché quattro, con l’obiettivo di ottenere un beneficio fiscale molto più consistente.

Secondo la normativa del Superbonus 110%, il massimo ammontare per singola unità immobiliare è di 96.000 euro. Ma il frazionamento effettuato dai due condomìni era solo formale, senza una vera divisione tra le unità. Al contrario, era emerso che uno dei fabbricati, pubblicizzato come un condominio di lusso, era destinato a diventare un Resort Wellness & Spa, con appartamenti, albergo, ristorante e centro benessere.

Questo stratagemma, messo in atto con la collaborazione di professionisti e consulenti, ha permesso la realizzazione di due operazioni immobiliari speculative, interamente finanziate dallo Stato. Di conseguenza, su delega della Procura della Repubblica di Siracusa, i responsabili sono stati indagati per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I finanzieri hanno proceduto al sequestro preventivo del complesso immobiliare del valore di oltre 8 milioni di euro, dei crediti fiscali già concessi per 1,3 milioni di euro e di altri 3,5 milioni di euro ancora in fase di riconoscimento, causando un grave danno all’erario.

Video della Guardia di Finanza

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