Trump sapeva dell’evacuazione di Pence

L’accusa vuol dimostrare che Trump fu l’istigatore dell’assalto e mostra filmati inediti.

GP

L’accusa nel processo di impeachment di Donald Trump vuol dimostrare aldilà di ogni ragionevole dubbio che l’imputato fu il vero e principale istigatore dell’assalto subito a Capitol Hill dal Congresso americano.

Poco importa che sul giudizio che esprimeranno i senatori poco contano le prove a carico o discarico quanto la scelta repubblicana del liberarsi o meno del tycoon in futuro.

In realtà la partita si gioca sui 22 senatori repubblicani che sanno di essere nel mirino dell’ex presidente, notoriamente estremamente vendicativo. Per la condanna nel procedimento di impeachment occorre che ai voti compatti dei democratici si uniscano almeno 17 repubblicani. Ai che hanno votato a favore della costituzionalità unendosi ai dem, se n’è recentemente aggiunto un sesto, ma ne mancano ancora undici. Numeri che fanno gongolare Trump che ostenta sicurezza e non mostra alcuna preoccupazione che il popolo americano sappia del suo misfatto. E su questo conta, invece, l’accusa che non rinuncerà a mostrare nessuna prova del fatto che il comandante in capo delle forze americane venne meno ai suoi doveri ed al suo giuramento sulla costituzione americana nella vicenda dell’assalto al Parlamento statunitense.

Il primo colpo di scena è stata la testimonianza per l’accusa del senatore repubblicano dell’Alabama Tommy Tuberville, Costui ha reso noto alla fine dell’ultima udienza, che subito dopo l’assalto al Congresso informò telefonicamente Trump che il suo vice, Mike Pence, era appena stato evacuato. Interruppe poi la conversazione per mettersi in salvo. Questa telefonata avvenne intorno alle 14,00, poco dopo Trump twittò che Pence non aveva avuto il coraggio di ribaltare la vittoria di Joe Biden. Un nuovo punto fermo nelle prove che l’accusa sta assommando. 

Per l’accusa: “Le prove dimostreranno che l’ex presidente Trump non è stato un innocente spettatore ma ha abbandonato il suo ruolo di commander in chief ed è diventato l’istigatore in capo dell’assalto al Congresso, che ha guardato in tv come fosse un reality show, festeggiando senza fare nulla per aiutarci”.

La strategia dell’accusa che tende a finire di screditare Trump dinanzi al popolo americano è l’unica possibile in realtà, Costringe i repubblicani a chiedersi quanto del loro futuro sono disposti a giocarsi per continuare a difendere un loro ex indifendibile.

Il procedimento continua e sapremo tra non molto se Trump sarà condannato o meno.

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