Ultim’ora: due esplosioni in Iran hanno provocato almeno 103 morti e 140 feriti
Le esplosioni sono avvenute durante la cerimonia di commemorazione di Soleimani
La redazione
Ricorreva oggi il quarto anno da quando il leader pasdaran, generale Qasem Soleimani, fu assassinato dagli Usa. Per l’occasione l’ambasciatore di Teheran presso le Nazioni Unite ha scritto una lettera ad Antonio Guterres, Segretario generale dell’Onu, in cui si legge: “Abbiamo diritto di processare chi ha ucciso Soleimani“.
La sua morte fu provocata dall’attacco mirato di un drone statunitense a Baghdad, che provocò indignazione e violente proteste negli iraniani iraniana e portò le relazioni tra Teheran e Washington ad un passo dalla guerra. Soleimani, capo della Forza Quds, le forze speciali delle Guardie rivoluzionarie iraniane, era amato e considerato un’icona nazionale ed ai suoi funerali, con migliaia di persone, si verificò una calca che uccise 56 persone e ne ferì oltre 200.
La sua tomba si trova nel cosiddetto Giardino dei martiri circondata da 1.024 combattenti deceduti ed è un luogo di pellegrinaggio per gli iraniani vicini al regime..
Tornando all’episodio di oggi pomeriggio: sono state almeno la due esplosioni mirate a colpire la cerimonia commemorativa che si stava tenendo nei pressi del cimitero di Golzar Shahada a Karman, che dista circa 800 chilometri da Teheran capitale dell’Iran.
Il bilancio delle vittime non è certo ed è di continuo aggiornato, La sanità iraniana riferisce di almeno 103 morti e 140 persone ferite tra i partecipanti alla commemorazione funebre. Alcuni si sono feriti mentre fuggivano, calpestati dalla folla in preda al panico.
Babak Yekta Parast, portavoce dell’Organizzazione: “Purtroppo, le informazioni che abbiamo ricevuto indicano che un certo numero di feriti è in condizioni molto critiche“.
Gli investigatori di Kerman ritengono che le esplosioni sono il frutto di due bombe comandate a distanza e trattarsi di “attacco terroristico”. Nessuna indicazione, al momento sul mandante. Ma prima dell’esplosioni il giornale Nournews aveva scritto di “diversi candelotti di gas esplosi sulla strada che porta al cimitero“.
Tasnim, un sito di notizie delle Guardie rivoluzionarie, ha reso noto che “la prima esplosione è avvenuta a 700 metri dal luogo di sepoltura di Soleimani e la seconda a un chilometro di distanza, quindi la tomba non è stata danneggiata“.
Eventuali aggiornamenti delle notizie relative sarà nostra cura, postarli qui di seguito.
Aggiornamento delle ore 19.00: Il Presidente della Repubblica Islamica, Ebrahim Raisi , accusa Israele per le esplosioni a Kerman. I morti salgono a 211. Un’ora prima se ne contavano 188.
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