Venticinque donne stuprate a Bucha
Prove di stupri e del genocidio del popolo armeno per mano russa.
Gianvito Pugliese
La BBC riferisce che venticinque donne e ragazze, di età compresa tra i 14 ed i 24 anni hanno dichiarato di essere state stuprate da soldati russi.
Lyudmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del parlamento ucraino, ha confermato che una linea telefonica di assistenza, che offre supporto alla popolazione civile, ha ricevuto almeno 25 denunce di stupro di donne e ragazze per mano di appartenenti alle forze armate russe.
Denisova ha aggiunto alla BBC che l’Ucraina è in possesso di prove di “genocidio del popolo ucraino” e di crimini militari. Ha precisato, inoltre, che lo stupro rappresenta “la nuova arma” delle forze russe.
“Ci sono 25 donne di età compresa tra 14 e 24 anni che sono state violentate dai soldati russi. È successo in un mese. Continueremo a documentare questi terribili crimini, sfortunatamente, e ogni criminale sarà punito”, ha concluso.
Ho voluto scrivere io questo articolo, anzitutto, per chiedere scusa alle donne ucraine in quanto uomo, del comportamento di altri uomini che mi fanno vergognare di esserlo. La guerra non può essere una giustificazione, nulla può giustificarli o attenuare le loro disgustose atrocità. Anche se vi è stato ordinato (ed è così), nessuno deve obbedire a certi ordini, a costo di pagare il rifiuto con la propria vita. Poi, chiedo scusa a voi donne, ai bambini agli anziani, ai civili inermi, vittime o loro congiunti che siano, per un Occidente che non ha assicurato ai cieli ucraini la no-fly zone o, in mancanza, quantomeno aerei da caccia sufficienti a tenere lontani dal vostro cielo i bombardieri russi che hanno portato morte e devastazione sui centri abitati ucraini non distinguendo minimamente tra obiettivi militari e civili. Sono un occidentale e sento vergogna per il tradimento dei nostri valori che abbiamo e stiamo compiendo.
Non si può restare indifferenti allo stoico esempio di coraggio della resistenza ucraina, non si può restare indifferenti dinanzi al vostro massacro, che viene principalmente da un cielo lasciandovi senza adeguare difese.
Se ciò significa essere un guerrafondaio, e non mancherà qualche pacifista farlocco che mi accuserà di questo, ebbene lo sono e me ne vanto, per il resto però mi sento coperto di vergona.
Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Grazie.