Zelensky fa un repulisti di vice ministri e governatori per contenere la corruzione
Presunte tangenti su equipaggiamenti per l’esercito e derrate alimentari
La redazione
Per rispondere allo scandalo su presunte tangenti sulle forniture militari il governo ucraino si è imbarcato in una “purga” ad alto livello che è costata la carriera ad alcuni viceministri e governatori.
Mykhailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino: “Le decisioni del presidente Zelensky testimoniano quali siano le priorità dello Stato”, Affermazioni a commento del “terremoto politico” appena deflagrato.
Prima “vittima” Kyrylo Tymoshenko, consigliere presidenziale. Sarebbe stato lui stesso a chiedere di essere rimosso. A seguire è toccato a Oleksiy Symonenko, viceprocuratore generale, e a Vyacheslav Negoda e Ivan Lukerya, entrambi due viceministri dello Sviluppo dei territori. Quelle più eclatanti sono le dimissioni di Vyacheslav Shapovalov, viceministro della Difesa. Anche Shapovalov, come Tymoshenko, sostiene di essere stato costretto alle dimissioni a causa delle “accuse infondate dei media” di corruzione. Shapolavov sovrintendeva alle forniture di equipaggiamento e alimentari destinate alle truppe.
La caduta del viceministro non si è fermata al potente politico ma si è estesa, provocando la rimozione di cinque governatori regionali a lui vicini: Valentyn Reznichenko (Dnipropetrovsk), Oleksandra Starukha (Zaporizhzhia), Oleksiy Kuleba (Kyiv), Dymtro Zhivytskyi (Sumy) e Yaroslav Yanushevich (Kherson).
La prima scossa tellurica del terremoto politico sabato, allorchè è stato arrestato Vasyl Lozynskiy, viceministro delle Infrastrutture. Era finito sotto inchiesta da settembre scorso e, quindi, accusato formalmente di acquisti di derrate alimentari per le truppe a prezzi duplicati o triplicati rispetto al mercato.
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