Bankitalia: “Se stop al gas russo Pil -0,5% nel 2022-23
Sempre per l’Istituto di credito: “Perdita cumulata di 7 punti rispetto alle stime ed inflazione all’8%”.
La redazione
Nella peggiore delle ipotesi, “uno scenario più severo” lo definisce Bankitalia, in cui l’aggravamento della guerra in Ucraina e conseguenti tensioni con la Russia a causa delle sanzioni, si arrivasse all’arresto delle forniture di gas naturale da Mosca, il Pil dell’Italia “diminuirebbe di quasi mezzo punto percentuale sia quest’anno sia il prossimo”. Sono le previsioni della Banca d’Italia in una analisi intitolata “l’impatto della guerra in Ucraina sull’economia italiana: scenari illustrativi”, inserito nel bollettino Economico.
L’analisi descrive tre diversi scenari, con relative stime economiche, uno mite, uno intermedio ed il peggiore in cui “a fronte di quanto prefigurato nel Bollettino economico dello scorso gennaio, il prodotto risulterebbe ridimensionato per più di 7 punti percentuali complessivamente nel biennio 2022-23. L’inflazione si avvicinerebbe all’8 per cento nel 2022 e scenderebbe al 2,3 nel 2023”.
“Nell’attuale contesto di fortissima incertezza non si possono escludere scenari ancora più sfavorevoli. Le conseguenze del conflitto sull’economia italiana dipenderanno anche in misura rilevante dalle politiche economiche che potranno essere adottate per contrastare le spinte recessive e frenare le pressioni sui prezzi evidenziate negli scenari qui presentati”, conclude l’istituzione di Via Nazionale.
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