8 luglio 1978, eletto Presidente Sandro Pertini
Quarantadue anni or sono. l’8 luglio del 1078 diventa Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Forse l’ultimo gigante. Ha inciso nella storia del Paese pagine indimenticabili.
Gianvito Pugliese
Quindici scrutini andarono a vuoto, al 16* fu eletto Presidente della Repubblica Sandro Pertini (Stella San Giovanni, 25 settembre 1896 – Roma, 24 febbraio 1990). Era l’8 luglio del 1978 ed ottenne 832 voti su 995, pari all’82,3%. Nessun altro nella storia repubblicana aveva, o avrebbe poi, ottenuto risultati paragonabili.
Partecipò a entrambi i conflitti mondiali e fu un grande protagonista della Resistenza, unico socialista eletto Presidente della Repubblica, da Presidente della Camera rifiutò di firmare il decreto di aumento di indennità ai deputati. Era uno dei tanti momenti difficili provocati al nostro Paese dall’inflazione della lira, con l’avvento del “famigerato euro” passati nel dimenticatoio.
“Sandro Pertini era un uomo capace di ascoltare anche gli avversari politici, sconfiggendoli con il potere delle idee, senza ricorrere ad attacchi personali, insulti gratuiti, ignobili farse; si ispirava ai principi dell’Illuminismo.” ha scritto di lui il Coordinamento nazionale docenti della disciplina dei diritti umani.
Indro Montanelli, grande giornalista di tutt’altro orientamento politico, scrisse in un articolo sul Corriere della Sera: “Non è necessario essere socialisti per amare e stimare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità”. (Indro Montanelli, 27 ottobre 1963)
Personalmente posso aggiungere che mai, a mia memoria, uomo politico fu più amato dagli Italiani. La sua statura morale, fece di quell’uomo semplice, un gigante di umanità, onestà, correttezza, genuina innata signorilità, frutto della delicatezza del suo animo. Ricordo anche che su di lui circolavano scherzosi aneddoti e barzellette, suì quali Sandro Pertini era il primo a sorridere di cuore.
Poi, di quel patrimonio sembra si siano perse le tracce. Perdonatemi, cari lettori, la triste conclusioni. Davvero un gigante di un epoca e non il solo: oggi si vedono molte belle “Corti dei miracoli, con tanto di nani e ballerine”. Vedo in politica solo tanti capi-bastone, forti di avere in mano il posto in lista, tanta tattica politica e zero strategia. E non diamo tutte le colpe agli altri! Pure noi cittadini, quando diveniamo elettori, colpe ne abbiamo e non poche. Disinteresse, rifiuto di una corretta informazione bipartisan, fino ad arrivare al rifiuto delle urne. Anche, se non soprattutto questo, produce i risultati sotto gli occhi di tutti.
Presidente Pertini, grazie di averci fatto dono di quei giorni indimenticabili. Fortunato chi li ha vissuti.