Biden chiede al Congresso di agire sulle armi
Dai media americani a quelli inglesi è l’argomento del giorno
Gianvito Pugliese
WASHINGTON – Al grido di “Basta, basta!” ieri Joe Biden ha invitato il Congresso a vietare le armi d’assalto, prevedere controlli sui precedenti e introdurre nuove misure di controllo delle armi. Occorre prendere di petto la recrudescenza di sparatorie di massa, che hanno colpito anche recentemente gli Stati Uniti.
Dalla White House, in un discorso trasmesso in diretta in prima serata, Biden ha chiesto a un Paese sgomento ed ancora in stato di choc per le recenti sparatorie in una scuola in Texas, in un negozio di alimentari a New York e in un edificio medico in Oklahoma, quante altre vite americane si sarebbero dovute perdere inutilmente prima di cambiare le leggi sulle armi.
Biden: “Per l’amor di Dio, quante altre carneficine siamo disposti ad accettare?“,
Biden hapoi, raccontato della sua visita a Uvalde, in Texas, dove una sparatoria in una scuola ha mietuto 21 vittime (ndr. 22 se si aggiunge il marito morto d’infarto, alla notizia dell’uccisione della coniuge): “Non potevo fare a meno di pensare che ci sono troppe altre scuole, troppi altri luoghi quotidiani che sono diventati campi di sterminio, campi di battaglia, qui in America”.
Il presidente democratico Usa ha chiesto una serie di misure al Congresso, pur conscio della difficoltà per la contrarietà dei repubblicani al Congresso. Chiede il divieto di vendita di armi d’assalto, o, quantomeno, l’aumento dell’età minima per acquistare quelle armi almeno a 21 anni da 18, come previsto ora. Per Biden andrebbe abrogato lo scudo di responsabilità, che oggi protegge la potente e ricca lobby dei produttori di armi, dall’essere citati in giudizio per io danni conseguenti alle violenze perpetrate da persone che portano le loro armi.
“Non possiamo deludere di nuovo il popolo americano”, ha sostenuto Biden, con un pressing di opinione sui repubblicani, in particolare nel Senato, affinché non si mettano ancora di traverso sulla votazione di progetti di legge di controllo delle armi.
Biden sostiene che per gli americani la questione sarebbe stata considerata centrale, quando voteranno alle elezioni di medio termine a novembre.
La lobby delle armi della National Rifle Association ha reagito affermando che le proposte di Biden violerebbero i diritti dei proprietari di armi rispettosi della legge: “Questa non è una vera soluzione, non è una vera leadership e non è ciò di cui l’America ha bisogno“. Certo la soluzione proposta dal loro leader Trump di armare i docenti e farne sceriffi tipo far west appare quantomeno bislacca.
Gli Stati Uniti, hanno il tasso di mortalità per armi da fuoco più alto di qualsiasi altra nazione progredita e sono scossi dalle stragi di massa delle ultime settimane: 10 residenti neri nello stato di New York, 19 bambini e due insegnanti in Texas, e due medici, un receptionist e un paziente in Oklahoma.
In America non esiste neanche una norma che consenta alle forze dell’ordine di togliere le armi alle persone dichiaratamente malate mentali. Restano alti gli ostacoli da parte dei repubblicani, in particolare al Senato, e le proposte sulle armi d’assalto non riescono neanche ad arrivare in discussione.
Il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti tutela il diritto degli americani a portare armi.
Biden: “Dopo Columbine, dopo Sandy Hook, dopo Charleston, dopo Orlando, dopo Las Vegas, dopo Parkland, non è stato fatto nulla. Questa volta non può essere vero.”
I sostenitori della sicurezza delle armi hanno costretto Biden ad adottare misure da solo (ordini presidenziali), ma la Casa Bianca vuole che leggi approvate dal Congresso, che sarebbero più durature.
Più di 18.000 persone sono morte a causa della violenza armata negli Stati Uniti finora nel 2022, secondo il Gun Violence Archive, un gruppo di ricerca.
Il Senato è diviso, con 50 Democratici e 50 Repubblicani, e una legge deve avere 60 voti per superare l’ostruzionismo, il che significa che qualsiasi legge ha bisogno di un raro sostegno bipartisan.
Nel frattempo la Corte Suprema deve decidere un caso importante in materia che inciderà certamente sugli orientamenti del Congresso.
Biden ha chiuso la diretta televisiva leggendo un biglietto scritto a mano da una nonna che aveva perso sua nipote a Uvalde: “Cancella la linea invisibile che divide la nostra nazione. Trova una soluzione e aggiusta ciò che è rotto e apporta le modifiche necessarie per evitare che ciò accada di nuovo”.
Certo non inciderà su chi è sul foglio paga dei produttori di armi, partiti compresi, ma nell’opinione pubblica americana di assiste ad una sensibilizzazione al tema. E c’è anche qualche opinionista che ha letto in queste stragi una matrice razziale, mai del tutto sconfitta in America: è solo un caso -si chiedono- che le vittime siano in gran parte neri, ispanici ed altre minoranze linguistiche o razziali? Una domanda che richiede attente riflessioni.
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