Conte alla BBC: possibili aperture a fine aprile.
Le dichiarazioni di Conte alla BBC su possibili riaperture del Paese, ma scoppiano il caso delle Rsa, le residenze per anziani della Lombardia ed una frode nelle forniture ospedaliere tramite Consip.
E’ la concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo del Regno Unito, la BBC, a raccogliere e divulgare in un’intervista rilasciata dal Premier italiano Giuseppe Conte la dichiarazione sulle possibili aperture. Conte ha detto che, alla luce del crescente numero di guarigioni, sempre che il mondo scientifico confermi l’andamento positivo e la scarsa pericolosità, potrebbero ipotizzarsi per fine mese graduali aperture di attività produttive prima e commerciali poi. Nulla di definitivo e francamente ci sono tali e tante condizioni che la notizia non so poi quanto risponda a previsioni autentiche e quanto non sia finalizzata da un lato a neutralizzare il coro di quanti, sulla spinta della Confindustria, un giorno sì e l’altro pure. accusano il Governo in generale e Conte in particolare di non studiare le fasi della riapertura e di affossare economicamente il Paese, per incapacità di programmare il futuro, dall’altro tranquillizzare coloro che dall’estero acquistano prodotti italiani, circa la ripresa delle attività e delle forniture.
L’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha immediatamente frenato sull’avvio della ormai famosa ‘Fase 2’. Per la maggiore autorità mondiale in tema di sanità “non c’è ancora una diminuzione netta dei contagi, ma solo un rallentamento“. e conclude “riaprire ora è difficile”.
E mentre scoppia in tutta la sua virulenza il caso delle residenze per anziani, che coinvolge e chiama in causa la sanità della Lombardia, dove gli ispettori inviati dal Ministero della Salute hanno chiesto ed ottenuto l’intervento dei Nas dei Carabinieri, provocando la reazione stizzita della Lega, per la quale è doveroso indagare su tutto fuorché sui fatti che in qualche misura la coinvolgono.
E per non smentirci mai, scoppia il caso, scoperto dalla Guardia di Finanza di una frode per 258 milioni di euro a danno di Consip (la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana) nella gara per la fornitura di presidi medico-chirurgici per affrontare il Covid-19 E’ vero siamo un grande Paese ed un grande popolo, ma anche un Paese in cui i furbi sono troppi, sia nella politica, che nella pubblica amministrazione e, soprattutto, nei fornitori della stessa.