Crisi: terzo giorno di consultazioni
Oggi pomeriggio si chiudono le consultazione con il centrodestra alle 16 ed il M5S alle 17.
GP
Il Capo dello Stato prosegue oggi pomeriggio le consultazioni, giunte all’ultimo giorno. In programma alle 16 il centrodestra unito ed alle 17 sarà la volta dei pentastellati a cui tocca chiudere questo primo e forse unico giro.
Ieri il Pd ha ribadito a Mattarella l’appoggio a Giuseppe Conte. Lo aveva anticipato il Segretario Zingaretti, come ieri vi abbiamo riferito. E’ stata poi la volta di Italia Viva, guidata da Matteo Renzi, di conferire col Capo dello Stato.
A riferirne è la ex ministra Teresa Bellenova: “Siamo ai fatti, i retroscena non mi appartengono. Al Presidente abbiamo detto che non poniamo e non subiamo veti ma da giorni si sta facendo un mercato indecoroso di parlamentari, tentando lo svuotamento di Italia Viva e dall’altra si va dicendo che siamo inaffidabili: le forze politiche devono dire se Iv è ritenuta affidabile e parte integrante della coalizione. E la risposta deve arrivare da tutti il prima possibile perché non si può perdere tempo”. Non è un bene che a rilasciare dichiarazioni siano i Colonnelli, mentre Renzi, solitamente molto loquace, tace in proposito. Le dichiarazioni dei Colonnelli possono sempre essere smentite senza pagare dazio. D’accordo ma di certo non giovano alla chiarezza. Sembra, dalle parole della Bellanova, che ora tutti il problema sia invitare formalmente Italia Viva a far parte della coalizione e non mi sembra sia affatto quello. Da altre fonti attendibili si apprende che Renzi, pur non avendo posto veti assoluti su Conte, abbia indicato a Mattarella preferenze su uomini diversi, a cominciare da Mario Draghi.
Oggi non è difficile anticipare quanto accadrà: il centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia) andranno uniti alla consultazione. La Meloni anticipa che chiederanno elezioni anticipate, ma c’è l’incognita Forza Italia che fino a ieri considerava le elezioni la seconda opzione, tifando apertamente per un governo di Unità Nazionale. Rinnegherà, in nome dell’unità le sue proposte? Non è che poi cambi molto. Ma Berlusconi, aldilà di certe dichiarazioni, oscilla tra Meloni-Salvini da un lato e Matteo Renzi dall’altro.
Quanto ai cinque stelle nessun dubbio sulla proposta di un Conte ter.
Intanto si fa più strada l’ipotesi di un mandato esplorativo che Mattarella potrebbe affidare alla terza carica dello Stato, Roberto Fico. Il Presidente della Camera sarebbe il più indicato a mettere intorno ad uno stesso tavolo Conte e Renzi, dapprima, poi gli schierati per Conte ed Italia Viva. Ma si tratta solo di una ipotesi. Si deve attendere le decisioni di Sergio Mattarella, nelle cui mani è la prosecuzione o meno della legislatura.
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