Democratici vincono il Senato in Georgia (Usa)
Probabile doppietta dei dem in Georgia e conseguente conquista del Senato americano.
GP
Senza voler nulla togliere alla valenza dei candidati ed all’ottima campagna elettorale imbastita dai democratici, credo si possa affermare con largo margine di veridicità e concretezza che più Donald Trump si è attivato più danni ha fatto ai repubblicani. Non è un caso che, tranne uno sparuto gruppo di senatori ancora legati al tycoon, la maggior parte dei parlamentari e tutti i personaggi più autorevoli del partito del presidente uscente gli abbiamo apertamente voltato la schiena.
In Georgia non ha certo giovato alla campagna dei Senatori repubblicani uscenti, dove Trump si era speso mostrandosi ai comizi e sostenendo i candidati, le rivelazioni del Washington Post, con annessa registrazione della telefonata di Trump al segretario di Stato della Georgia, perchè truccasse i risultati e tirasse fuori dal cappello a cilindro i quasi 12mila voti mancanti.
Che Trump in affari non sia mai stato un uomo corretto è noto un poco a tutti, ai suoi ammiratori, come ai suoi detrattori che leggono diversamente quella peculiarità del personaggio. Ma quella registrazione consegna all’opinione pubblica l’immagine di un disperato disposto a qualsiasi nefandezza pur di non uscire dalla casa bianca ed essere conseguentemente chiamato a rispondere dei suoi enormi debiti e delle tante nefandezze commesse forte di un’immunità, a tempo. Alla fine tutti rispondiamo delle nostre azioni, e non mi riferisco al giudizio divino, ma a quello umano che inesorabilmente raggiunge tutti.
Andiamo ai fatti. La Cnn ha reso noto che il reverendo dem Raphael Warnock è il vincitore di uno dei due duelli in Geogria per il Senato. Mentre lo scrutinio ha raggiunto il 98% delle schede Warnock è in testa sulla senatrice repubblicana uscente Kelly Loeffler con 50,5% rispetto ai 49,5% della seconda, con un margine di circa 36 mila voti. Se quanto anticipato dalla Cnn venisse confermato, sarebbe il primo senatore afroamericano eletto in questo ex Stato schiavista: un episodio storico.
Ancora testa a testa invece nell’altro duello dove pure si è raggiunto il 98% di voti scrutinati. Il dem Jon Ossoff ha il 50,1% contro il 49,9% del senatore uscente David Perdue. Il primo ha attualmente un vantaggio di circa 9000 preferenze. Siccome gran parte dei voti ancora da contare appartengono a contee a maggioranza dem, è assai probabile la doppietta democratica.
Se la doppiettà sarà confermata in Senato democratici e repubblicani avrebbero 50 seggi ciascuno e la differenza la farà la vice presidente Kamala Harris.
I due senatori uscenti che pare siano stati bocciati dagli elettori georgiani hanno tra l’altro commesso la sciocchezza di essersi appiattiti sulle posizioni di Trump e sembra certo, a questo punto, che siano stati travolti dalla sua disastrosa caduta.
Trump, alle cui spalle secondo i media americani sono rimasti una dozzina di senatori ed una manciata di deputati repubblicani giocherà l’ultima carta oggi quando il Congresso si riunise in sezione plenaria per certificare la vittoria di Biden.
I media americani parlano di clima d’assedio. Trump ha fatto convergere i suoi più accaniti (e violenti) sostenitori fuori del Congresso e lui stesso li arringherà all’Ellipse, il grande parco a sud della Casa Bianca.
Trump ha tentato la sua ultima carta chiedendo al suo vice Mike Pence, chiamato a presiedere il congresso, di ribaltare il risultato e non proclamare Joe Biden Presidente, minacciando Pence di conseguenze politicamente “dannose”, se non lo farà. Ha incartato la risposta di Pemce: “Non credo di avere i poteri per farlo”.
Trump è finito da quando le sue disastrose politiche, che hanno distrutto sanità e protezione civile in America e procurato all’estero nemici giurati tra gli ex alleati storici degli Usa, sono franate con la scia di morti e danni irreparabili che si sono trascinate dietro. Oggi si scrive su questi disastrosi quattro anni del tycoon alla Casa Bianca la parola fine. Speriamo che l’esito ineludibile non provochi gravi disordini. I prodromi ci sono tutti e Trump ha dimostrato al mondo finora di essere capace di qualsiasi bassezza, Non mi meraviglierei di nulla.
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