Due ragionamenti insieme

La storia è di quelle banali, comuni, ma che lasciano il segno- E poi?

GP

Avevo letto appena il titolo dell’Ansa “Finire in strada a causa del Covid, la storia di Francesco” e mi aveva colpito. Mi ero ripromesso di leggerlo, e l’ho fatto. Posso riassumerlo facilmente, ma se volete sapere e capire di più vi ho appena postato il comunicato dell’Ansa.

Francesco, autotrasportatore che lavorava a giornata prevalentemente con antiquari col Covid si è trovato senza lavoro, E poco dopo non avendo più mezzi ha dovuto lasciare la propria casa. Alcune notti ha dormito dalla figlia, altre per non essere di peso, fingendosi ospitato da amici è finito per strada a passar la notte. Un’esperienza orrenda per un uomo onesto che da quel mondo si era tenuto sempre molto lontano. Incontra i volontari di Sant’Egidio e trova un letto per diverse notti. La sua storia finisce a Propaganda Live di Diego Bianchi. Francesco ha diverse offerte di lavoro e sta per iniziare a svolgere l’attività di badante. Lieto fine, ma?

Devo aggiungere un dato inquitante, che la Comunità di Sant’Egidio ha reso noto con l’occasione: nel 2020 gli italiani che non hanno più casa sono aumentati del 30%. Solo a Roma sono più di 8.000, mentre gli alberghi chiusi per Covid oltre 1.400. Fate due conti.

Francesco dice ad un certo punto nel raccontare la sua avventura: ” Alternavo, qualche notte dormivo da mia figlia e qualche notte andavo in strada, ma cercavo di fare in modo che non lo sapesse, dicevo che dormivo da amici. La prima notte è stata un incubo, di giorno qualcosa da fare si trova, un bar… ma quando scende la notte ti chiedi ‘e adesso cosa faccio? Dove vado?’ Alcune volte mi facevo i giri sugli autobus notturni e quando era mattino, con un po’ di sole, andavo a riposare in un parco. La notte c’è la paura di dormire da solo, si entra in un altro mondo totalmente, quello degli invisibili”. Francesco fa una pausa: “Che poi tanto invisibili non siamo”.

Caro Presidente Conte, stasera Lei ha la gatta da pelare del suo governo in bilico. Mi perdoni, se la disturbo in questo momento delicato, ma i tanti invisibili, che tanto invisibili non sono, ci ha ricordato appena Francesco, restano tali sia che il governo superi lo scoglio, sia che si infranga contro. Lo so, non è Lei solo la causa della tragedia che ad un certo punto della vita si è abbattuta su Francesco, ma viviamo in un mondo sbagliato che non riusciamo minimamente ad addrizzare. Provi ad andare a chiedere un prestito ad una banca, se non ha una cospicua pensione o stipendio, o una dichiarazione dei redditi con tanti zeri, se cioè lei ha davvero bisogno di soldi viene classificato come insolvente e viene respintoo. Poco conta che lei abbia la casa di proprietà o altri beni solidi. Non sono una garanzia, perchè non aggredibili in 5 minuti. Tutta questo magnifico mondo che abbiamo costruito, abbiamo sì, io compreso, ci ha ridotto a numeri, siamo solo numeri, nè più nè meno di quei poveri disgraziati che finirono ad Auschwitz o Dacau. A loro il numero fu marcato a fuoco sul braccio, il nostro è marcato a fuoco nei no che questa società ed i suoi più autorevoli rappresentanti ci riservano quotidianamente.

Un banale esempio: se sei un lavoratore dell’Alitalia, di grandi magazzini falliti, della Whirlpool, per carità tutte persone meritevoli di tutela, qualcosa si muove. Sei una rotella di un grande ingranaggio che merita attenzione. Ma quando chiude il negozietto con due dipendenti? Se ne accorgono solo loro e forse qualche affezionato cliente. Se perdi il posto tu solo, sei 1 non conti. Questa è la società degli 0: da un lato spesso a comandare e decidere sono autentici zero, nullità con parentele importanti, quelle sì che contano, dall’altro, se accanto al tuo uno non c’è uno, due, cento zeri non conti nulla, non esisti, sei invisibile, perchè non c’è nulla di più invisibile di ciò che non vogliamo vedere.

Non sto esagerando. Parliamo di ristori che il governo eroga a fronte di chiusure forzate. Sono generalmente proporzionale al reddito, non vi si avvicinano neanche lontanamente, ma proporzionali sono. Ebbene se ho avuto reddito zero o scarso come vado avanti ora che i lavoretti sono finiti e per la prima volta sono costretto a rimpiangere quei delinquenti che offrivano un lavoro in nero, ma mi faceva sopravvivere? Il decreto semplificazioni non procede se non nelle chiacchiere dei politici, ma Le assicuro, Caro Presidente Conte, che il decreto disumanizzazione va col vento in poppa.

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