Finito assedio di Azovstal la Russia avanza nel Donbas ucraino

La festa di Putin per la “conquista” di Azovstal, una resa ordinata da Kiev, avvelenata dai crimini di guerra diffusi dal NYT

Gianvito Pugliese

 La Russia sta ora impegnandosi per ottenere il controllo della regione ucraina del Donbas. Rivendica la vittoria e la conquista totale di Maiupol con la resa dei combattenti ucraini asserragliati nell’acciaieria Azovstal e lanciano una grande offensiva sul restante territorio ucraino nella provincia di Luhansk.

Le ultime forze ucraine rintanate nelle e acciaierie Azovstal di Mariupol, orai distrutte dai bombardamenti come il 90% della città marittima, si sono arrese ieri.

Il Ministero della difesa russo: “Il territorio dello stabilimento metallurgico Azovstal… è stato completamente liberato”.Ha poi presisato che 2.439 difensori si erano arresi negli ultimi giorni, e 531 facevano parte del gruppo finale.

La Russia, come anticipato, ha lanciato un grande assalto per conquistare l’ultimo territorio rimasto in mano all’Ucraina a Luhansk, una delle due province ucraine sudorientali che Mosca proclama, senza alcuna legittimazione, se non la legge del predone ,stati indipendenti.

Serhiy Gaidai, governatore della regione di Luhansk, ha dichiarato sabato che la Russia cerca di distruggere la città di Sievierodonetsk, dove si combatte nella periferia: “I bombardamenti continuano dalla mattina alla sera e anche per tutta la notte”

Già dall’alba di questo sabato, le sirene che annunciano i raid aerei russi stanno suonando sia nella regione della capitale Kiev, che nel porto meridionale di Odesa.

Nonostante la perdita di terreno altrove nelle ultime settimane, le forze russe sono avanzate sul fronte di Luhansk.

Mathieu Boulegue, esperto del think tank Chatham House di Londra: “Queste saranno le prossime settimane critiche del conflitto. Dipende da quanto sono efficaci nel conquistare Sievierdonetsk e le terre che la attraversano”.

Sievierdonetsk e la sua gemella Lysychansk attraverso il fiume Siverskiy Donets e formano la parte orientale di una zona controllata dall’Ucraina che la Russia cerca d’invadere da metà aprile, dopo aver, rinunziato a conquistare la Capitale Kiev.

Lo stato maggiore dell’Ucraina ha dichiarato, poche ore fa, che i russi si stanno tentando nuovamente di attraversare il fiume. Il precedente tentativo, all’inizio del mese ha visto i russi respinti dalla resistenza ucraina.

La fine dell’assedio dell’acciaieria Azovstal ed il controllo totale di Mariupolè viene vissuta dal Cremlino, come un momento simbolico importante per la Russia, arriva dopo un’attacco cominciato il 24 febbraio. Il Cremlino ovviamente nasconde che è avvenuta a costo di perdite significative e di una massiccia azione di distruzione.

Per Zelenskiy la regione è stata “completamente distrutta” dalla Russia e ha chiesto un accordo formale con gli alleati per ottenere un risarcimento russo per i danni causati dalla sua invasione.

Natalia Zarytska, moglie di un combattente Azovstal, che non ha notizie del marito: “La situazione è davvero difficile e orribile e mio marito è sulla strada da un inferno all’altro, dall’acciaieria Azovstal a una prigione, alla prigionia”,

 Mosca afferma che i prigionieri saranno trattati con umanità, ma alcuni politici russi, parlamentari della Duma, hanno dichiarato che alcuni devono essere processati, come pure giustiziati.

Le forze russe in Ucraina, in realtà. nelle ultime settimane sono state respinte e cacciate dall’area circostante la seconda città più grande dell’Ucraina, Kharkiv. Controllano ,tuttavia, un’ampia fascia del sud e dell’est.

La Russia aumenta il suo sforzo bellico: il parlamento di Mosca sta esaminando il progetto l’idea di far entrare nell’esercito russo persone di età superiore ai 40 anni e stranieri ai 30.

La scorsa settimana Svezia e Finlandia si sono candidate ad aderire alla NATO. La Turchia minacciato il veto, accusandole di ospitare militanti curdi.

Gazprom ha interrotto stamane le esportazioni di gas in Finlandia, una delle tante controversie sui pagamenti energetici con le nazioni occidentali.

In tutto questo ovviamente il Cremlino assiste imperturbabile alla diffusione da parte del New York Times di un video che prova le atrocità commesse dai russi a Bucha, tra cui l’assassinio di 8 civili disarmati. So già il commento, quando e se arriverà: fake news.

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