I russi martellano le città chiave, nuove sanzioni e il negazionismo dilaga!
Negazionismo: solo ideologia o fenomeno preoccupante ai limiti dello spionaggio?
Gianvito Pugliese
La prestigiosa stampa inglese, pilotata dalle loro, altrettanto autorevoli, agenzie, complice anche la politica governativa, punta sull’Ucraina come argomento centrale.
D’altronde questo tutto è fuorché un conflitto statico, sia dal punto di vista strategico-militare, sia per tutto quanto si muove, molto rapidamente attorno, tra le dichiarazioni dei vari premier, le sanzioni dell’occidente ed i maldestri tentativi di contro-sanzioni del Cremlino, le notizie dai Paesi che hanno aperto le porte ai rifugiati, il dibattito su criminali di guerra ed il no. solo fake news e messe in scena. e mi fermo qui per non tediare, anche se non si può ignorare l’auto lanciata a Bucarest contro l’ambasciata russa che ha causato un morto.
A secondi farò, come di consueto, il punto della situazione in Ucraina, una sorta di bollettino di guerra commentato, che lettrici e lettori, mostrano di seguire e gradire, tanto da intervenire abbastanza spesso, ma prima vorrei spendere due parole su un fenomeno che, per le sue dimensioni, trovo dilagante, quanto allarmante. Sgombriamo il campo da equivoci: il negazionismo sui social è un fenomeno parecchio diffuso ed abbracciava svariati settori, dallo sterminio nazista di ebrei, anzitutto, ma anche rom, omosessuali e politici, ai benefici dei vaccini (anti Covid in particolare) ed ai connessi maggiori rischi per i no-vax, dei no tav che negavano vantaggi di iniziative per il progresso, a cominciare dall’alta velocità, o i no tap che non vedevano il vantaggio di un gasdotto che collega l’Azerbaigian alla Puglia. Al negazionismo si abbina il più delle volte il complottismo, perché i vaccini sono un complotto a nostro danno delle multinazionale del farmaco, l’alta velocità un complotto dei poteri forti, dell’immancabile Soros e della multinazionale dei tangentisti riuniti, noti odiatori seriali di amene collinette, che per portare merci e persone molto più velocemente, sono pronti a devastare i prati, notoriamente frequentati da Heidi e le sue caprette che, per effetto dell’alta velocità. smetteranno di fare ciao. Tra le motivazioni complottiste dei no Tap c’erano finanche le presunte tangenti collegate al gasdotto.
C’erano negazionismo e complottismo, innegabile, ma era un fenomeno limitato a poche unità, dai neo nazisti negazionisti dello sterminio, ai no Tap, quattro gatti salentini (il Salento sforna fior fior di cervelli, altro che …quella pagliacciata), ai no tap che man mano che i lavori avanzavano, resisi contro dell’inutilità della protesta, si sono dedicati ad altre e più serie battaglie ambientaliste.
Ora il negazionismo ed il complottismo ha abbracciato la guerra russo-ucraina, pardon loro preferiscono dirla con Putin, “l’operazione speciale militare” russa di “denazificazione e smilitarizzazione” dell’Ucraina. Tutto ciò che si legge in Occidente e si vede nella televisione è propaganda di regime, un regime imposto dai plutocrati americani, autoritari e dittatoriali. Infatti, si è inventato finanche il green pass per controllarci e schedarci, vuoi mettere con il paradiso democratico russo dove il popolo, nessuno escluso, possiede yacht, minimo di m.30, ville faraoniche in costa Smeralda, case di campagna in Toscana, sono tutti soci del Billionaire, mentre gli oligarchi lavorano dalla mattina alla sera, senza sosta, solo per rendere ricchi gli ex poveri.
Esagero, forse, ma non tanto, le fesserie scritte e che radunano cori di consensi, sono tante, troppe. E se non sei del tutto sprovveduto, fuori da qualsiasi complottismo, devi chiederti se costoro sono spinti da convinzioni ideologiche, che gli fanno preferire il mondo post-comunista russo alla cultura occidentale, se si tratta di patologia “sgarbiana”, quella malattia contagiosa, per cui se vai contro corrente ed insulti l’umanità, sei affascinante ed interessante; in realtà sei ben altro, ma mi fermo qui, perché diverrei scurrile, e non me lo permettono né l’educazione ricevuta, né il mio ruolo in questa testata. Ma c’è una terza, assai inquietante ipotesi: terminali della Propaganda, sul foglio paga del Cremlino. L’Espresso ha recentemente pubblicato due articoli “La Lega pro Putin: ecco i piani segreti di Mosca per la propaganda in Italia” e “Il silenzio di Matteo Salvini sui servigi allo Zar Vladimir Putin non può continuare” il primo a firma di Paolo Biondani e Vittorio Malagutti ed il secondo di Lirio Abbate. L’Espresso non è la Bibbia e non prendo per oro colato i particolari. ma prova, senza alcun ragionevole dubbio, che la Propaganda del Cremlino è estremamente attiva in Italia, come ovunque nel mondo. Non per nulla al vertice della Russia c’è un ex mediocre ufficiale del Kgb.
Stabilito, quindi, che blandendoli, promettendo utilità. iscrivendoli sul foglio paga, in Italia ci sono politici e comuni leoni della tastiera, con un numero sufficiente di follower, che hanno destato l’interesse della Propaganda del regime che opera i reclutamenti attraverso l’FSB russo, successore del KGB, i cui uomini. come i predecessori sono denominati čekisti. Se gli account che diffondono fake news della Propaganda del Cremlino corrispondano davvero a persone esistenti o se ciascuno dei reclutati se ne sia fatti diversi o alcuni algoritmi si spacciano per persone esistenti, non lo so. So solo che il fenomeno è diffusissimo e Digos in primis e Magistratura in secundis, ove non lo avessero già fatto, dovrebbero aprire inchieste ad hoc, dar loro priorità nell’interesse dell’Italia e. soprattutto. scavare a fondo.
Andiamo al bollettino di guerra. Confesso, non mi piace, non mi entusiasma e m’intristisce, ma tocca farlo. Il dovere, anzitutto.
L’artiglieria russa ha letteralmente martellato oggi le città ucraine di Mariupol e Kharkiv. l’Occidente risponde preparando ulteriori nuove sanzioni contro Mosca. E’ la risposta alle uccisioni di civili che Kiev ed i suoi alleati hanno definito crimini di guerra.
Il porto di Mariupol è stato bombardato quasi costantemente sin dai primi giorni dell’invasione, iniziata il 24 febbraio. Vi si trovano intrappolate decine di migliaia di residenti, senza cibo, acqua o elettricità.
“La situazione umanitaria nella città sta peggiorando“, conferma oggi l’intelligence militare britannica e prosegue: “La maggior parte dei 160.000 residenti rimasti non ha luce, comunicazioni, medicine, riscaldamento o acqua. Le forze russe hanno impedito l’accesso umanitario, probabilmente per spingere i difensori ad arrendersi“.
Per Iryna Vereshchuk, vice primo ministro ucraino, i suoi cercheranno di evacuare i civili intrappolati attraverso 11 corridoi umanitari oggi, ma chi cerca di lasciare Mariupol dovrà usare i propri veicoli, condizione imposta dai militari russi.
Le forze russe si sono ritirate, la settimana scorsa, dalle posizioni intorno alla capitale Kiev, per concentrarsi a sud e ad est, e anche la città nord-orientale di Kharkiv, la seconda più grande del paese, è ora sotto attacco.
Le sanzioni occidentali hanno ottenuto nuovo slancio dopo che civili morti uccisi a colpi di arma da fuoco sono stati trovati, anche legati, nella città settentrionale di Bucha occupata dalle forze russe.
Mosca ha negato di prendere di mira i civili ed ha affermato che sia un falso inscenato dall’Occidente per screditarli. Ma il satellite li sbugiarda. Nulla di nuovo.
Le altre sanzioni che verranno rese note oggi sono in parte una risposta a Bucha, ha dichiarato la White House.
Coordinate tra Washington, il G7 e l’Unione Europea, prenderanno di mira le banche e i funzionari russi e vieteranno nuovi investimenti in Russia.
Le proposte di sanzioni dell’UE vieterebbero l’acquisto di carbone russo, impedirebbero alle navi russe di entrare nei porti dell’UE e sospenderanno 21,77 miliardi di dollari di scambi commerciali.
Ursula von der Leyen dichiara che si sta lavorando per vietare le importazioni di petrolio, parte di un piano globale per porre fine alla dipendenza di Paesi europei dall’energia russa.
La Nuova Zelanda ha dichiarato oggi che imporrà una tassa del 35% su tutte le importazioni dalla Russia e vieterà categoricamente l’esportazione di prodotti industriali collegati alle industrie russe strategiche. Nanaia Mahuta, ministro degli esteri: “Le immagini e le notizie che emergono sulle atrocità commesse contro i civili a Bucha e in altre regioni dell’Ucraina sono ripugnanti e riprovevoli“.
Gli Stati Uniti forniscono altri 100 milioni di dollari all’Ucraina, compresi i sistemi anti-armatura Javelin, ha dichiarato ieri il Pentagono.
Il produttore di chip statunitense Intel Corp ha dichiarato di aver sospeso le operazioni commerciali in Russia. Si allunga l’elenco crescente di società che lasciano il paese.
Tra 150 e 300 corpi potrebbero trovarsi in una fossa comune vicino a una chiesa a Bucha, fa sapere Kiev, mentre immagini satellitari scattate settimane addietro, quando le truppe russe occupavano Bucha, mostrano corpi di civili abbandonati in una strada della città, ha affermato una società privata statunitense.
I giornalisti di Reuters hanno visto almeno quattro vittime sparate alla testa a Bucha, una con le mani legate dietro la schiena.
I residenti hanno raccontato casi di molti altri uccisi, alcuni con un colpo di arma da fuoco e uno picchiato a morte e mutilato.
Dal 24 febbraio, quando ha lanciato l’invasione che ha reso profughi 12milioni di ucraini, la Russia non è riuscita ad occupare una sola grande città. La guerra lampo di Putin si è arenata nelle secche della resistenza ucraina. Calcolata male anche la presunta indifferenza occidentale.
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