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Commento all’articolo Agi sul sondaggio di YouTrend sul gradimento dei Ministri del governo Meloni. In copertina Antonio Tajani
Gianvito Pugliese
Stando ad un sondaggio di YouTrend commissionato da SkyTG24 e ripostato oggi dall’Agenzia di Stampa Agi nell’edizione mattutina di Agi Desk il podio dei Ministri della Meloni vede sul più alto gradino Antonio Tajani, Ministro degli esteri (34%), sul secondo Guido Crosetto (31%), erroneamente indicato come Ministro della Giustizia, laddove lo stesso è Ministro della Difesa (ho cercato inutilmente di capire se l’errore fosse del Collega dell’Agi -che comunque l’ha commesso- o di YouTrend), terzo ed ultimo gradino del podio va a Giancarlo Giorgetti Ministro dell’Economia e delle Finanze.
“Nella parte alta della classifica” scrive l’AGI “Pichetto Fratin, Bernini, Piantedosi e Urso. Poi gli altri. Ultima la responsabile del Turismo Daniela Santanchè, con il 15% di consensi”.
L’Agi interpreta la classifica e sostiene che “secondo gli italiani, il governo si è mosso bene soprattutto sui temi economici mentre su immigrazione e sicurezza le valutazioni sono negative. Giudizio duro anche per le opposizioni: li promuove solo il 19% degli intervistati“.
Un innocente sondaggio e nulla più. Non è così, mi spiace dirlo, la fonte è sospetta. Non YouTrend, ma l’Agenzia di Stampa. Un passo indietro e troviamo a dirigerla Mario Sechi, giornalista con una carriera di tutto rispetto. Ora fa il capo dell’Ufficio Stampa di Palazzo Chigi, chiamato dalla Meloni in prima persona. Nulla da eccepire. Alla direzione dell’Agi va Rita Lofano. Tutto bene ma i bene informati, o se preferite le male lingue, riferiscono di un Sechi ancora al comando effettivo dell’Agi (Agenzia Giornalistica Italiana). Sarà vero? Se dovessimo giudicare dal trattamento riservato a Meloni ed al suo governicchio presteremmo fede a quelle voci, ma Sechi è uomo d’onore e se dice che l’amore dell’Agi per Giorgia Meloni non ha nulla a che fare con il suo ruolo a palazzo Chigi, io gli credo, anche se in verità faccio un grosso sforzo per mantenere quella convinzione.
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