Il caffè con il lettore

Rula Jebreal: “governo italiano sventrato dagli alleati di Putin”

Gianvito Pugliese

Oggi, care amiche lettrici e gentili amici lettori, metterò dolcificante un po’ più del solito: troppo amari gli ultimi avvenimenti del Paese, per non addolcire almeno il nostro caffè! Ringrazio, anzitutto, la nostra editorialista Giovanna Sellaroli, che mi ha segnalato il tweet di Rula Jebreal e la notizia correlata,

Rula Jebreal

Rula Jebreal, una bellissima e bravissima Collega, scrittrice e conduttrice televisiva di origine palestinese, molti di Voi la ricorderanno per le polemiche legate alla sua presenza, tra le ospiti d’onore di Amadeus a San Remo, dove si spese, generosamente, con un incisivo intervento in favore dello “ius soli”, sottolineando che si trattava di una norma di civiltà, e come darle torto. Il suo intervento suscitò l’ira funesta del Capitano (di cosa poi sia capitano, non l’ho mai capito), ma non fu gradito neanche dai 5 stelle che quel progetto del Pd avevano osteggiato e mandato in fumo, con buona pace dei diritti civili.

Il suo tweet, che pubblico qui di seguito, sbaglierò, ma è più incisivo di mille articoli nello stigmatizzare il killeraggio di Draghi per mano di Lega, Forza italia e Movimento cinque stelle, ovvero Salvini, Berlusconi e Conte.

E se non è stata fatta chiarezza e la magistratura ancora indaga sugli strani rapporti del tandem Salvini-Savoini con Putin e la propaganda del Cremlino, è singolare che l’ambasciatore russo a Roma avesse anticipato a Salvini i rubli necessari a pagarsi il viaggio a Mosca, soldi poi restituiti perché il progetto di viaggio era nel frattempo abortito.

Quanto al legame di “amicizia” tra Berlusconi e Putin, è arci noto che il fondatore di Fi l’abbia sempre ostentato come una medaglia e fu confermato da Berlusconi anche in apertura del Congresso Fi di Napoli, salvo rinnegarlo il giorno dopo, quando i sondaggi, probabilmente, sconsigliarono di farne ulteriormente esibizione.

Quanto a Conte, durante la cui presidenza furono autorizzati al seguito di due epidemiologi russi, ben 103 militari russi a circolare liberamente nel Paese e seminare propaganda e proselitismo, come ricorda Rula, c’è l’episodio stranissimo di Giuseppe Conte, riferito dal Ministro di Maio, che “il 20 giugno ha ricevuto l’endorsement dall’ambasciatore russo a Roma sulla bozza di risoluzione che indicava la linea italiana sull’Ucraina”. Vi sembra normale che il leader di un partito occidentale intrattenga rapporti così stretti e nascosti con un Paese che ha comunque scatenato nei nostri confronti una guerra ibrida? A me no!

E che dietro la caduta del governo di Mario Draghi ci possa essere la manina russa, non sembra impossibile, anzi. D’altronde il Centrodestra di governo, Berlusconi in primis non avevano escluso la candidatura Draghi al Colle, “perchè insostituibile a Palazzo Chigi”. Pochi mei e l’insostituibile lo si licenzia senza rimpianti. Quanti strani cambiamenti di parere.

Oggi poi Lorenzo Fontana, leghista doc, intervistato da Sky sosteneva che la Lega è stata costretta a far cadere Draghi solo per non stare al governo coi 5 stelle. Non si è accorto della lista della spesa nel discorso del capogruppo della Lega Romeo a Draghi, dalla rottamazione al cuneo fiscale e tant’altro ancora. Quanta sbadataggine tra i politicanti italiani.

Resta la preoccupazione per un’Italia mandata allo sbando dai cosiddetti “patrioti”, Grazie a Draghi l’Italia era tornata dopo decenni al vertice dell’Unione europea. C’era rimpianto, evidentemente, per la vecchia immagine di un’Italietta spaghetti, pizza e mafia. Complimenti.

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