Il Dipartimento di Giustizia Usa ha nominato Jack Smith consigliere speciale per le indagini su Trump
Si tratta di un procuratore per crimini di guerra, individuato come consigliere speciale per supervisionare le indagini del Dipartimento di giustizia legate a Donald Trump, che coinvolgono la gestione di documenti sensibili da parte dell’ex presidente e gli sforzi per rovesciare le elezioni presidenziali del 2020.
Gianvito Pugliese
E’ la notizia di punta della maggiore Agenzia di Stampa mondiale: la britannica Reuters, con sede a Londra. Oggi venerdì 18 novembre 2022 Merrick Garland, procuratore generale degli Stati Uniti ha conferito a Jack Smith, un procuratore per crimini di guerra, la nomina a consigliere speciale, con l’incarico specifico di supervisionare le indagini del Dipartimento di giustizia nei confronti di Donald Trump sia per la gestione di documenti sensibili da parte dell’ex presidente, che per gli sforzi e le macchinazioni per ribaltare l’esito delle elezioni presidenziali del 2020.
Tanto avviene dopo soli tre giorni dal momento in cui il repubblicano Trump ha reso noto “che si sarebbe candidato di nuovo alla presidenza nel 2024“. Secondo Garland la candidatura di Trump, unitamente alla ventilata ricandidatura del presidente democratico Joe Biden , hanno reso indispensabile procedere alla nomina di un consigliere speciale.
Negli Stati Uniti non è rara la nomina di consiglieri speciali con la funzione d’indagare su casi politicamente sensibili. Costoro svolgono il loro lavoro con parecchia indipendenza rispetto al Dipartimento di Giustizia.
Smith in una nota: “Il ritmo delle indagini non si fermerà o cesserà sotto il mio controllo… Eserciterò un giudizio indipendente e porterò avanti le indagini in modo rapido e completo verso qualunque esito i fatti e la legge impongano”.
“Smith è incaricato di supervisionare le indagini condotte sulla gestione di documenti governativi sensibili da parte di Trump, dopo aver lasciato la Casa Bianca l’anno scorso” (ndr. l’Fbi accusa l’ex Presidente di aver sottratto documenti che riguardavano la sicurezza nazionale), nonchè l’indagine “sui tentativi di interferire con il trasferimento pacifico del potere dopo le elezioni del 2020“, sostiene Garland.
Garland in una conferenza stampa: “Nominare un avvocato speciale in questo momento è la cosa giusta da fare“.
Trump, ha immediatamente rilasciato una sua dichiarazione a Fox News, affermando che “non parteciperà alle indagini del consigliere speciale” -aggiungendo- “Per sei anni ho affrontato tutto questo e non lo farò più”.
Garland è stato nominato da Biden, il quale non ha risposto alle domande dei giornalisti sulla nomina del consigliere speciale.
Ma la Casa Bianca “non è stata coinvolta nella decisione di nominare Smith” ha dichiarato alla Reuters un funzionario, che ha chiesto ed ottenuto l’anonimato.
E’ la seconda volta che il Dipartimento di Giustizia procede alla nomina di un avvocato speciale per indagare sulla condotta di Trump. L’ex direttore dell’FBI Robert Mueller, consigliere speciale nel 2017, documentò le commistioni tra la campagna elettorale alle presidenziali del 2016 da parte di Trump e la Russia. Ma le prove, pur esistenti, non furono considerate sufficienti.
In questo momento negli Usa gli agenti dell’FBI in tutto il paese stanno subendo gravi minacce a causa del sequestro di migliaia di documenti governativi, molti dei quali contrassegnati come altamente classificati, nella perquisizione, approvata dal tribunale dell’8 agosto, nella tenuta di Trump in Florida. .
Se Trump potrebbe dover rispondere di ostruzione dell’indagine, lo stesso ha avviato una causa civile per cercare di ritardare l’indagine sui documenti e non consegnare alcuni documenti agli investigatori.
C’è poi il filone d’indagine. definita dai media Usa “tentacolare”, sul complotto fallito, per mano di alleati di Trump, per ribaltare le elezioni presidenziali del 2020, cercando, inoltre, di impedire al Congresso di certificare la vittoria elettorale di Biden.
Al momento un gran giurì sta raccogliendo le testimonianze dei più accorsati avvocati della Casa Bianca all’epoca del governo del Tycoon, tutti stretti consiglieri del vicepresidente Mike Pence.
I pubblici ministeri dovrebbero continuare a lavorare alle due indagini insieme a Smith, un politico indipendente, fino a poco tempo fa è stato procuratore capo per il tribunale speciale dell’Aia, incaricato di perseguire i crimini di guerra in Kosovo. E’ stato anche procuratore federale e statale a New York.
Tra le indagini statali e federali, sia penali che civili contro Trump vi è una intentato dallo Stato di New York che coinvolge le sue pratiche commerciali.
Trump continua a giocare d’azzardo, come ha sempre fatto nella sua vita e soprattutto nella conduzione dei suoi affari commerciali. Riuscirà anche questa volta ad uscirne indenne o ci lascerà le penne. Staremo a vedere.
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