Italia senza barriere

Torna la libera circolazione tra regioni italiane, anche nei Paesi Schengen e nel Regno Unito, a condizioni di reciprocità. Ci sono ancora diverse regole per proteggersi e difendere i più deboli.

Gianvito Pugliese

Da oggi niente più divieto di circolazioni tre le regioni, Lo dice un provvedimento del Governo che non ha trovato, peraltro, l’unità dei governatori. L’unità nazionale è da un lato una chimera, dall’altro un principio sacrosanto ma che si scontra con gli interessi -principalmente economici- di più d’uno.

E, prima di ricordare a noi stessi -cioè ai miei redattori- le regole da osservare, anticipo solo l’obbligo di restare in casa con più di 37 e 1/2 e di osservare il distanziamento sociale, uno sguardo panoramico sulle posizioni dei governatori.

Da un lato Attilio Fontana  (Lombardia), Luca  Zaia (Veneto), Alberto Cirio (Piemonte) e Giovanni Toti (Liguria) insistono da giorni per ritorno alla normalità. Assemblaggio partitico, perché, se Veneto e Liguria vantano pochi casi d’infetti, non cosi Lombardia e Piemonte. Lombardia dove, pur in calo significato, c’è pur sempre più della metà dei casi registrati a livello nazionale. Il simpatico Luca Zaia, ne fa una delle sue, e chiede con forza al Governo di riaprire le frontiere interne. Piccolo dettaglio: il DPCM -Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri- del 18 maggio l’ha già previsto e da oggi è in vigore. Troppi pensieri o troppo distratto? Chissa? Per il presidente della Toscana, Enrico Rossi, era meglio aspettare una settimana. La fuga in massa dalla Lombardia ha portato in Toscana il contagio. Teme un bis. Il governatore campano, Vincenzo De Luca, teme invece che il Governo abbia ceduto a pressioni “di varia natura”. Avrebbe voluto una soglia di contagi nei diversi territori oltre la quale far scattare limitazioni. Cristian Solinas, il governatore sardo, continua a credere nel “passaporto sanitario”, a dispetto della paventata incostituzionalità. In Sicilia, il governatore Nello Musumeci, messo da parte il “passaporto sanitario” -le isole evidentemente lo amano-ipotizza verifiche e tracciabilità del turista. “La salute anzitutto” il suo slogan. Dalla Puglia, Michele Emiliano è favorevole alle riaperture e vorrebbe le elezioni regionali a luglio. E se Jole Santelli accoglie a braccia aperte i turisti e li avvisa del rischio del sovrappeso, insito nella cucina calabrese dai sapori forti, dall’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, anche presidente della Conferenza delle Regioni, invita alla concordia ed a smorzare i toni. Mi preoccupa, appena parte un “non per far polemica”, il furor dialettico è in agguato. Terminato, per oggi, il giro dell’Italia dei Comuni e delle Signorie, passiamo alle cose serie.

Riassumiamo a beneficio dei lettori ciò che da oggi si può e non si può fare;

  • Resta, come abbiamo specificato, l’obbligo di rimanere presso il proprio domicilio per chi è in quarantena e per chi ha più di 37,5, come resta quello di osservare il distanziamento sociale di almeno un metro (2 in caso di attività fisico-sportiva).
  • Rimane il divieto di assembramento.
  • Regole di circolazione come prima, in auto e moto. Non c’è limite per gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, se non quelli del libretto di circolazione, ma per gli estranei massimo due persone (3 in caso di auto a tre file di posti), l’autista al posto di guida e passeggero dietro. Per entrambi la mascherina. In moto il passeggero solo se convivente.
  • Quanto alla mascherina, obbligatoria in caso di assembramenti o al chiuso. In Lombardia, Trentino, Friuli Venezia Giulia, Campania e nel comune di Genova, obbligo anche all’aperto. Quindi, se varcate il confine regionale occhio al cambio di regola.
  • Si può raggiungere liberamente le seconde case, l’accesso agli alberghi ed a bed&breakfast è vincolato alla prenotazione.
  • A Milano, ma anche in altri comuni, c’è il divieto di asporto di bevande alcoliche nelle ore serali. Norme anti movida,
  • Messe autorizzate, ma nel rispetto del distanziamento. quanto ai matrimoni si possono celebrare  in Emilia Romagna, Abruzzo, Campania e Puglia. Lo so, c’è poco da ridere, non so perché, ma mi ricorda i matrimoni lampo di Las Vegas.
  • Per gli stabilimenti balneari e le strutture ricreative resta il distanziamento, il numero chiuso e la prenotazione, se possibile.
  • Per il calcio professionistico di serie A e la Coppa Italia vi rimandiamo al calendario pubblicato e, se volete, rivedete anche quello della Formula I, che vi godrete da casa.

Per commenti, precisazioni ed interventi potete utilizzare i contatti, o scrivere alla e-mail info@lavocenews.it, grazie.