La cultura? Sconosciuta!

Cosa fa il nostro Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, o soprattutto non fa in questo periodo?

Maria Catalano Fiore

Spesso ci sono notizie spiacevoli, ma bisogna essere imparziali. Spiacevole apprendere solo da un giornale straniero “THE JOURNAL OF CULTURAL HERITAGE C.R.M.E.” (L’informazione per la tutela dei Beni Culturali) dei disastri che si succedono giorno dopo giorno sui nostri Beni Culturali, e sono tanti e gravi….

Poi, che abbiano messo in evidenza un mio articolo per questa Testata del 26 Agosto u.s. “Post Pandemia- Cultura in crisi”, come commento alla Situazione generale dei Beni Culturali e Storici, mi fa piacere, ma molto relativamente. E’evidente che il malessere c’è ed ha già valicato i confini della nazione.

E’ evidente che in questa “Italia senza governo” che sta soccombendo sotto tasse e vessazioni, la Cultura, i Beni Culturali, la nostra stessa Storia, non occupano nessun posto nell’elenco di interventi da attuare. Il nostro caro Dario Franceschini,Ministro Mibact, quindi, addirittura con delega al turismo (che sta piangendo lacrime amare) può dormire spensierato sotto due o tre guanciali, nessuno gli chiede niente, nessuno lo interpella, può farsi venire tutte le idee scellerate che vuole, anche non spendendo i fondi europei destinati al nostro ministero, anzi deviandoli in Francia, come successo con i fondi previsti per il 500ario della morte di Leonardo da Vinci. Raffaello Sanzio, poverino, non ha dato fastidio eravamo in pieno Covid 19, una Mostra allestita al Quirinale e quindi…..

Nel 2021 sarà la volta di Michelangelo che è nato, ha lavorato e morto in Italia, come la Mettiamo?? O i fondi sono stati assegnati già da tempo? I costi dei biglietti d’ingresso poi…..scena muta!

Il 7 febbraio 2020 il Presidente della Commissione, Luca Sammartino, proprio sul costo dei biglietti nei Musei Statali, dopo opportuni incontri, ha presentato un progetto di riforma. Si riconfermano i Poli Museali, ma si istituisce un biglietto unico che possa permettere più visite nello stesso posto e che valorizzi anche i siti meno conosciuti. Ma siamo al 7 di febbraio, il Covid sta avanzando, il progetto viene archiviato e neppure rispolverato per stimolare l’affluenza dei turisti (già scarsi) durante tutto il periodo estivo nelle nostre languenti città d’Arte. Ancora?

I Bandi di Concorso, con una carenza di personale, per tutte le qualifiche, stimata, tanto per iniziare in 5.900 unità; il Concorsone deve essere bloccato. Si pensa ad assunzioni almeno di Custodi, attualmente in funzione anche di guide, con la sola terza media. Questo a fine luglio, inizio agosto. Molte Soprintendenze, sul baratro della disperazione, hanno aderito e svolto colloqui diretti. Altre sono in attesa…del Messia? Altre ancora, tipo la Basilicata, hanno assunto in fretta e furia, ovviamente nepotismo e clientelismo hanno fatto da padrone, chiunque si sia avvicinato per proporre la propria domanda ha trovato la scritta COMPLETO come sugli autobus.

Per non parlare degli episodi giornalieri di inciviltà e menefreghismo sia di custodi, pochi, che di turisti pronti ad immortalarsi in bravate varie come questa Signora in rosso che ha camminato sulle mura di una casa di Pompei incurante della sua incolumità e della stabilità delle mura.

Signora in ” Rosso Pompeiano”

Anni fa l’allora Ministro Sandro Bondi, al Ministero B.C. dal maggio 2008 al marzo 2011, fu costretto a dimettersi per la caduta di un pietra o tegola, proprio a Pompei, ed accusato di “Incuria totale”. Suo predecessore era stato Francesco Rutelli, successore Giancarlo Galan. Tre “perle rare” nella cultura e nel panorama politico italiano.

Ma veniamo agli ultimi avvenimenti: Pistoia, due giorni fa un boato e le mura medioevali scompaiono. Comunicato da un giornale straniero, e riportato in “Arte e cultura Social Network”. In Italia non si dice niente, non si sa niente, forse Tele Pistoia….e qualche giornale on line locale….

Ecco una foto, tra quelle pubblicate dal Network. I Filmati dei vigili del Fuoco di Pistoia sono secretati, o non riproducibili

Un primo piccolo crollo si era avuto già nel 2011, poi avvisaglie varie. L’attuale cedimento è avvenuto verso le 16.30 di domenica 6 settembre. Un tratto di oltre 30 metri è completamente collassato, fortunatamente non ha provocato feriti.

I Vigili del fuoco, operativi da subito, per la verifica dell’accaduto, hanno prontamente allertato le Soprintendenze di Firenze, Prato e Pistoia che hanno approvato un intervento urgente per la messa in sicurezza dei tratti di mura restanti.

Un altro tratto crollato e già recintato dal comune.

Durante il sopralluogo il sindaco della città di Pistoia Alessandro Tomasi, arrivato tempestivamente, ha commentato che questa perdita artistica, ma soprattutto storica e sociale, poteva essere evitata. Il comune di Pistoia era già disponibile alla messa in sicurezza, utilizzando 200.000 euro, in attesa dei fondi ministeriali. Ribadisce che questo non è solo un problema di Pistoia, ma di tutte le città con cinte medioevali fortificate non tenute in regola staticamente.

L’assessore comunale Alessio Bartolomei, con delega alla Protezione civile e ai Lavori Pubblici, rimarca come il Comune di Pistoia ha partecipato a vari bandi per ottenere finanziamenti per la messa in sicurezza delle mura medioevali della città nel 2016, 2017, 2018, ma che il progetto è sempre stato respinto dalla sede ministeriale romana, dalle soprintendenze poi.

Il crollo interessa Viale Arcadia e l’argine del fiume Brana, zona abitata e densa di capannoni e vivai

Il Bonus Covid, ha, poi completamente dimenticato i Beni Culturali. Vediamo un altro esempio abbastanza eclatante.

Settembre di bilancio disastroso anche per la Reggia di Racconigi, alle porte di Torino, neppure un decimo dei visitatori, rispetto al 2018-2019. In compenso crescita del costo del biglietto d’ingresso e degrado completo dello splendido parco, con giardino all’italiana, ridotto a sterpaglie disordinate e con accesso, ovviamente, chiuso al pubblico. Quello che era il parco più bello della zona per passeggiate e per bambini, ora è recintato. Il Sindaco di Racconigi Valerio Oderla, Alza la voce, anche a nome dei suoi concittadini, per segnalare a vari ministeri, in primis al Ministero per i Beni Culturali, che così non va, senza turismo la cittadina, da lui amministrata, muore lentamente. Chiede un sopralluogo al Ministro Dario Franceschini che candidamente gli risponde, che non sono problemi suoi e che è meglio che si rivolga al “Consorzio delle Regge”. Bella risposta!

Il Signor Ministro dimentica che in quella Reggia, nel 2007 si tenne un pranzo di gala per deputazioni estere che oltre che ammirare lo splendido parco, paragonarono la Reggia di Racconigi al una piccola Versailles.

Reggia di Racconigi- To- Ecco come è ridotto lo splendido giardino all’italiana

Queste le scarne informazioni, su Racconigi che trapelano dalla stampa italiana, per meglio dire su qualche riga di Repubblica, sulla tutela dei nostri Beni Ambientali, Storici e Culturali. Sarà perché in territorio di Torino, o perché feudo degli Agnelli giornale e territorio? Ma se, a quanto pare hanno gestito dei Bonus Convid, perché dimenticarsi di questo gioiellino?

In questo nostro paese troppi perchè e poche risposte!

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