L’Ucraina accusa la Russia di genocidio
L’attacco all’ospedale pediatrico è certamente sia genocidio che crimine di guerra, In copertina e nel video bandiera dell’Urss su carri armato russo
Gianvito Pugliese
L’invasione della Russia in Ucraina entrata oggi nella terza settimana, e nessuno dei suoi obiettivi chiave è stato raggiunto, ma si sono ottenuti invece di persone uccise, più di due milioni di rifugiati e migliaia di esseri umani costretti a nascondersi nei sotterranei delle città assediate sotto un’implacabile bombardamento sia da terra che dal cielo.
Le forze ucraine, compresi i cittadini-soldati, che un mese prima non si sarebbero mai sognati di sparare, hanno opposto una strenua resistenza a Kiev, negli altri centri abitati e finanche sulle linee del fronte, mentre le truppe russe, i loro carri armati e mezzi d’artiglieria facevano lenti progressi da nord, sud e est le tre direttrici dell’invasione russa, spacciata per “operazione militare speciale” in difesa dei russofoni del Donbas.
Oggi colleghi hanno fotografato i carri armati russi con le bandiere e le insegne dell’Urss, la vera spiegazione di questo conflitto partito dall’invasione dell’Ucraina, ma che nelle intenzioni di Putin forse si fermerà quando lui avrà posto la prima pietra alla ricostruzione del muro di Berlino.
Gli obiettivi iniziali, dichiarati da Mosca, di distruggere l’esercito ucraino e spodestare il governo filo-occidentale eletto del presidente Volodymyr Zelenskiy, sono ancora fuori portata, con Zelenskiy incrollabile, scampato a tre imboscate mortali del gruppo Wagner e delle milizie cecene, mentre gli aiuti militari occidentali che arrivano attraversando i confini polacchi e rumeni, si stanno rivelando letali.
Le sanzioni avviate dall’Occidente finalizzate a tagliare le gambe all’economia e al governo russo, escludendoli dai mercati finanziari internazionali, stavano iniziando a produrre gli effetti disastrosi previsti, con il mercato azionario russo e il rublo in caduta libera, mentre i comuni cittadini russi si precipitavano ad accumulare i contanti che riescono a trovare.
Zelenskiy ha accusato la Russia di genocidio dopo la notizia che gli aerei russi hanno bombardato un ospedale pediatrico ieri, seppellendo i pazienti sotto le macerie. Tanto nonostante un accordo di cessate il fuoco per consentire ai civili di fuggire dalla città assediata di Mariupol.
L’attacco, durante il quale sono state ferite partorienti, durante il travaglio, e seppellito bambini ricoverati sotto le macerie, è il più grave assalto a uno stato europeo dalla fine della II guerra mondiale,
La White House ha condannato apertamente il bombardamento dell’ospedale per “l’uso barbaro della forza militare per perseguire civili innocenti“.
I russi si era impegnati a interrompere il fuoco, aprendo corridoi umanitari in modo che almeno parte dei civili intrappolati potessero fuggire dalla città portuale di Maripul, dove centinaia di migliaia di persone si sono asserragliate senza acqua, né elettricità da oltre una settimana. I russi, tanto per cambiare, hanno incolpato gli ucraini per il fallimento dell’evacuazione.
Zelenskiy ha detto in un discorso televisivo: “Che razza di paese è questo, la Federazione Russa, che ha paura degli ospedali, ha paura degli ospedali per la maternità e li distrugge?” Ha poi ripetuto l’appello all’Occidente d’inasprire le sanzioni contro la Russia “in modo che si siedano al tavolo dei negoziati e mettano fine a questa guerra brutale”. L’attentato all’ospedale pediatrico è “la prova che è in corso un genocidio degli ucraini“.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha dichiarato alla Reuters: “Le forze russe non sparano su obiettivi civili”.
Il ministero degli Esteri ucraino ha pubblicato filmati di quello che resta dell’ospedale. con i buchi dove avrebbero dovuto esserci le finestre in un edificio di tre piani. Enormi cumuli di macerie fumanti hanno circondato la scena.
L’organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani starebbe verificando il numero delle vittime a Mariupol. L’incidente all’ospedale “si aggiunge alle nostre profonde preoccupazioni per l’uso indiscriminato di armi nelle aree popolate”.
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa afferma che le civili abitazioni sono state bersagliate e distrutte in tutta l’Ucraina: “Centinaia di migliaia di persone non hanno cibo, acqua, riscaldamento, elettricità e cure mediche“.
I ministri degli Esteri di Russia, Latrov, e di Ucraina, Kuleba, s’incontreranno oggi in Turchia nei primi colloqui ad alto livello tra i due Paesi da quando Mosca ha invaso il suo vicino, con Ankara che spera di poter segnare una svolta nel furioso conflitto.
Dmytro Kuleba, ha dichiarato ieri: “Dirò francamente che le mie aspettative sui colloqui sono basse“
L’Ucraina persegue un cessate il fuoco, la liberazione dei suoi territori dalle forze russe e la risoluzione di tutte le questioni umanitarie, ha dichiarato Kuleba.
Mosca, invece, pretende che Kiev di assuma una posizione neutrale e non aderisca alla NATO.
Secondo Zelenskiy, Putin a un certo punto avrebbe accettato i colloqui: “Penso che lo farà. Penso che veda che siamo forti. Lo farà. Abbiamo bisogno di tempo“.
La Russia oltre che dalle sanzioni occidentali è stata colpita dal ritiro di tantissime aziende straniere, tra le ultime la Nestlé,la Philip Morris e la Sony.
Rio Tinto oggi è la prima grande compagnia mineraria che taglia tutti i legami con le imprese russe.
Mercoledì la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato per stanziare 13,6 miliardi di dollari in aiuti all’Ucraina, inviando la legislazione al Senato. [ leggi di più ]
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha votato per imporre un divieto alle importazioni di petrolio russo e altri prodotti energetici.
La Banca mondiale ha affermato che Mosca si stava avvicinando all’insolvenza sul suo debito. Praticamente al fallimento.
Spiace però che sul mettere a disposizione dell’aviazione ucraina i Mig richiesti, che la Polonia era pronta a concedere, ci siano rinvii continui perché nessuno vuol farli decollare da un proprio aeroporto.
Stiamo ripetendo tale e quale gli errori commessi con Hitler. Se non ci avete fatto caso, quella Z sui blindati russi, ricorda stranamente una mezza svastica e non è che tra le milizie cecene o il gruppo Wagner e le SS ci sia tanta differenza, se non di epoca. E’ bene che i falsi pacifisti se lo mettano in testa, se Putin non lo fermiamo ora toccherà alla Moldavia, ai Paesi baltici, Romania, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca e alla Germania est. E si fermerà? Perchè dovrebbe farlo? Perchè non passare alla storia come il più grande condottiero di tutti i tempi? Esagero? I suoi piani sono questi e certe indecisioni dell’occidente imperdonabili.
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