Ma Arte, Teatri, Musei?
Museo Archeologico Statale di Altamura…..spazi e volontà. Museo attrezzato ed iper funzionale, solo un esempio—-
Maria Catalano Fiore
Recovery Found, zone colorate, come disegni per bambini da colorare in varie Regioni, ristoranti, negozianti, problemi. Ma ci rendiamo conto del picco di gravità che tutte queste categorie hanno raggiunto in Italia? In più, che non esistono solo queste cose in Italia? Bisognerebbe partire da un grosso nodo centrale di ripresa, LA CULTURA e tutto l’indotto che ne deriva per ripartire, ma i nostri politici sono ignoranti (nel senso che ignorano) ed anche sordi, il cerume impera in quelle orecchie che si aprono improvvisamente solo per richieste particolari.
Nella Nostra nazione che potrebbe vivere solo di Arte e turismo si fanno, proprio in questi campi, solo manovre sbagliate. Si trascurano cose essenziali. Del grande Recovery Found di cui si riempiono le bocche i nostri politici solo 1,6% sarà stanziato per l’Arte, ma non solo, chi beneficerà di questi finanziamenti? Il nostro caro Ministro per i Beni Culturali e delega al Turismo, Dario Franceschini, ha già stabilito una serie di leggi e disposizioni da lui stesse denominate come “Nuovo Rinascimento Globale“. Questo novello mecenate, trascurando i reali problemi di un Ministero in disfacimento, ha assegnato a Musei non Statali ben 70 milioni di euro, tirati fuori non si sa da quale pozzo di san Patrizio. Bene aiutare le piccole Sale Museali, con una identità e un interesse notevole e spesso con volontari che le gestiscono con immensi sacrifici, ma in questo caso…..
Si tratta di una lista di Istituzioni “meritevoli di aiuto” dove compaiono nomi che non ti aspetteresti mai di trovare: la ricchissima Fondazione Peggy Guggenheim di Venezia riceverà 980mila euro come “cadeau” dallo stato italiano. La “Fondazione Pinacoteca del Lingotto Giovanni e Marella Agnelli, ne avrà 85.000 più altri 100.000 al museo Fiat e 530.000 al Museo della Juventus di Recovery. Le pazzie non hanno fine.….Tutti questi Musei sono peraltro chiusi e con lavoratori “a spasso” spesso senza ammortizzatori sociali.
Questo è un Museo Statale… deserto.
NESSUN AIUTO è stato previsto per le Gallerie che lavorano in “corpore vili” cioè sulla pellaccia dell’artista, e a maggior ragione nessun aiutino per gli artisti che non sono una categoria, non hanno un sindacato o un albo professionale sono “GLI INVISIBILI”.
Le Gallerie chiuse si sono inventate le “Wieving room” dove il cliente collegandosi può sbirciare i quadri quasi fosse pornografia online. Allo stesso modo le Fiere d’Arte rimandate a date da destinarsi che si sono trasformate in piattaforme digitali. Ma non è chiaro quanto ormai si potrà resistere senza implodere. Senza collezionisti, senza compratori o frequentatori di vernissage con ricchi buffet ed apericene nelle capitali più cool del mondo.
Per non parlare delle PENSATE GLORIOSE, sempre di Dario Franceschini, che quando pensa….meglio non lo faccia.
La chiusura dei Musei, per arginare tutti gli annosi problemi, tra cui quello della carenza di personale di custodia o guide…è stata una operazione KARAKIRI testimonianza di una profonda inciviltà. Nei Musei non si toccano oggetti, le sale sono grandi e si può benissimo stare distanziati o procedere a piccoli gruppi. “Una nazione è viva solo quando la sua cultura è viva”. Dunque l’Italia è morta.
Nel frattempo alcuni Musei tentano di resistere, ma poi finiscono con il sovrapporsi delle iniziative a discapito di tutti. Un esempio di questo paradosso si è verificato a Piacenza, dove con grande slancio, si restituiscono alla città nella stessa data, 28 novembre, due opere nascoste, per chissà quale ragione, due capolavori: il ritrovamento di “Ritratto di Signora di Gustav Klimt” presso la Galleria Ricci Oddi che si aspettava un minimo di rilancio.
Il Presidente della banca di Piacenza, in contemporanea, anche se in parte sponsor dell’altra mostra, Corrado Sforza Fogliani decideva di presentare “in ostensione”, come una reliquia medioevale, “L’Ecce Homo” di Antonello da Messina negli spazi di palazzo Galli.
Senza nulla togliere al ritratto di Klimt, l’ Ecce Homo è il dipinto certamente più importante conservato in città. E’ la prima volta che la piccola tavola, datata 1475, esce dal Collegio Alberini dove è conservata. Viene addirittura coinvolto il prof. Giovanni Carlo Federico Ville, Storico dell’Arte ed esperto principale del pittore siciliano, di cui ha curato una recente mostra con catalogo al Palazzo Reale di Milano.
Ma non è tutto, la Banca ha presentato, nello stesso giorno, in un’altra sala di Palazzo Galli anche la pregevole collezione di dipinti di Francesco Ghittoni, appartenuti ad un virtuoso piacentino, Andrea Tinelli.
Si tratta di 33 opere di Francesco Ghittoni il giorno stesso della apertura delle tre mostre sono state chiuse al pubblico, messo in condizione di vederle solo in streaming.
Una scelta semplicemente geniale. Le mostre di Piacenza non si può né entrare né uscire. Tutto è stato compiuto, con i riti inaugurali e i discorsi . La realtà reale ha causato tre sovrapposizioni, ma tanto……
Il bravo Ministro Dario Franceschini, ha altro di cui pensare ad esempio come salvare il c……al suocero del premier Conte dichiarando “La nuova norma sul versamento della tassa di soggiorno per gli albergatori ” lo ha depenalizzato dall’accusa di peculato. Ha dichiarato che la norma retroattiva nasce dal Mibact e che Conte non ne era a conoscenza prima che la portasse in Consiglio dei Ministri. Ma se retroattiva chi ha già, diligentemente pagato, potrà chiedere la restituzione di questa vessazione non dovuta?… Ai posteri…..
Per i Teatri la beffa è anche maggiore……rimandiamo……
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