Medvedev: “Odio gli occidentali, voglio farli sparire”

“Bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte”

Gianvito Pugliese

Il regime di Putin in Russia è in gravissime difficoltà. Da un lato, le forniture di armi all’Ucraina le consentono di difendersi e di respingere assai spesso gli attacchi dell’esercito invasore, che sta mostrando tutta la sua debolezza e l’incapacità, sia tattica che strategica, dei propri comandanti, dall’altro -nonostante l’indifferenza di facciata alle sanzioni mostrata da Putin- le stesse stanno segnando gravemente l’economia del Paese. Un solo esempio: la Russia ha ripreso a produrre modelli di auto obsoleti che costruiva più di mezzo secolo fa. Le imprese occidentali, che hanno lasciato la Russia, sono state private degli stabilimenti, ma hanno portato via la loro tecnologia, senza la quale la Russia ha la produzione in ginocchio.

Il Cremlino si ostina a definire l’invasione “operazione speciale militare per denazificare e smilitarizzare l’Ucraina”, una definizione ridicola se non fosse foriera di morte, distruzione e crudeltà indicibili contro i civili. La prova incontrovertibile del fallimento russo è che da guerra lampo di tre/cinque giorni è al 104° e non accenna a finire. La conferma la ritroviamo nelle espressioni usate da Dmitri Medvedev, ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di sicurezza, su di un nuovo post su Telegram; “Mi viene spesso chiesto perché i miei post su Telegram sono così duri. La risposta è che li odio (gli occidentali, ndr). Sono bastardi e degenerati. Vogliono la nostra morte, quella della Russia. Fino a quando sarò vivo, farò di tutto per farli sparire”.

Espressioni queste che. anche se provengono da un personaggio di nessun valore, un’autentica nullità, che ha sempre e solo fatto il ventriloquo di Putin, non sono compatibili con il suo ruolo, ed alle quali fanno il paio le espressioni pesanti usate recentemente dal capo assoluto della diplomazia russa, Sergei Lavrov, E se non bastasse sono moltiplicate dai partavoce del Cremlino, Dmitri Pescov, da Olga Kurlaeva, di Russia 24, da Maria Zakharova, portavoce di Lavrov, e da un’innumerevole schiera di giornalisti-veline del Cremlino.

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Il nervosismo alle stelle non è certo segno di un Paese che sta raggiungendo i suoi obiettivi. Per impedire all’Ucraina di avvicinarsi alla Nato, senza peraltro esserci riuscito. Putin ha regalato alla Nato ed all’Unione Europea Finlandia, Svezia e da ultimo la Georgia,