Meloni contro Macron sull’invito francese a Zelensky

“Inopportuno” per la premier italiana. Il presidente francese: ‘la Francia ha ruolo particolare da inizio guerra’. In copertina: Draghi guida a Kiev Macron e Scholz.

Gianvito Pugliese

Meloni, prova ad entrare a gamba tesa nel rapporto tra Emmanuel Macron e Volodimyr Zelenskyi, quest’ultimo invitato ad una cena con Scholtz ieri sera a Parigi, definendo l’invito di Macron “inopportuno perché la nostra forza è l’unità”.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando a Parigi che ospita il Consiglio Ue: “Io credo che sia stato inopportuno l’invito a Zelensky di ieri perché credo che la nostra forza in questa vicenda siano l’unità e la compattezza. Io capisco le questioni di politica interna, il fatto di privilegiare le opinioni pubbliche interne, ma ci sono momenti in cui privilegiare la propria opinione pubblica interna rischia di andare a discapito della causa e questo mi pare che fosse uno di quei casi“.

Emmanuel Macron, ai giornalisti che gli chiedevano di commentare le parole della Meloni: “Non posso commentare, ritengo che invitare Zelensky fosse parte del nostro ruolo, la Francia ha avuto un ruolo particolare dall’inizio del conflitto”.

Zelensky che oggi incontrerà tutti i leader europei a Bruxelles: “L’unico obiettivo è difendere le frontiere e la sicurezza dell’Ucraina“.

Noi aggiungiamo, dovrebbe essere, la difesa dell’Europa dalla minaccia russa di Putin, ma c’è chi, prima permette che un proprio ministro attacchi ed insulti un Paese europeo della dimensione e del peso della Francia e poi si meraviglia, se l’Italia rappresentata da Mario Draghi era diventata il locomotore dei tre vagoni di testa ed ora è ridotta a fare fronte comune con Malta, Cipro e la Grecia, ovvero i fanalini di coda del convoglio. E’ un’Italia che fa “l’inchino”, per usare la terminologia del Delmastro, alla Libia, gli conferma i finanziamenti per tenere in piedi i lagher per migranti e fa portare in dono dal buon Tajani due belle motovedette nuove per i pirati della Guardia costiera libica, che non tarderanno ad essere usate per sequestrare il acque internazionali, ancora una volta, pescherecci e pescatori italiani.

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