Nostalgia…Saudage…Pucundria….come definirla?

Monumento alla Pandemia che stringe come una morsa tutto il mondo, opera di Carmine e Enzo Losasso maggio 2020 P.zza dei caduti, Vaglio Basilicata (pz).

Maria Catalano Fiore

E’ dicembre da pochi giorni, ma già ci assale, non so voi, una grande tristezza, Nostalgia, Saudage, Pucundria come dicono a Napoli, una paura sottile che ti sale in petto e non puoi arginarla.

Non sai a cosa potresti aggrapparti, nessuno parla più di..un futuro…perché è qualcosa di lontano. Chi pensa con ottimismo alle feste, chi non pessimismo, chi spera solo che passino in fretta, che arrivi la befana con qualcosa di nuovo. C’è chi si riscopre mistico, chi, guardando certe cose, perde quel pizzico di fiducia che aveva ancora, se ne aveva.

Chi prega e chi ringrazia di essere ancora vivo.

Prospetto della Basilica di San Nicola deserto…..

Personalmente non so… Per noi che viviamo a Bari ci hanno distrutto completamente a partire dalla festività di San Nicola del 6 dicembre, i nostri riti scomparsi, quasi denigrati, dalla serata del 5 in cui tutti si preparavano per l’alba del 6 in Basilica, al 7, vigilia dell’Immacolata, 8 Immacolata concezione e allestimento del presepe…..sino a Natale ecc…..

Il tutto mi richiama ad un episodio di una Natale di guerra, ma quello è molto più bello e più umano, soprattutto, che dopo citerò.

Antica icona di San Nicola di Myra

2020 anno triste, cominciato arrancando e finito peggio. A Bari il 6 dicembre non ci sarà la tradizionale alba con Messa nella Basilica di San Nicola e pellegrinaggio per le strade della città antica. A causa del Covid ci sarà una rappresentanza minima, ma la Basilica resterà chiusa. Niente donne russe dal capo coperto e piangenti, in cripta, che lasciavano un bigliettino piegato piccolo piccolo sulla tomba del Santo, nella speranza di una grazia o assoluzione.

Qualche stupido ha commentato: “E la cioccolata calda?” Risposta “Va au’ Bar!”. Niente donne che friggono popizze e sgagliozze….un’altra micro-economia che si perde. Rassegnamoci. Un uso barese per riscaldarsi e far colazione, dopo la messa.

L’8 dicembre Papa Francesco non sarà in Piazza di spagna per il consueto omaggio alla Vergine immacolata.

Cerimonia dell’omaggio alla Vergine Immacolata a Piazza di Spagna

Quest’anno niente cerimonia che si svolgeva dall’8 dicembre 1857, corredata da una corona di rose bianche che il papa donava alla Vergine. Quest’anno nessun Papa e chissà se daranno il permesso ad un vigile del fuoco di omaggiare l’Immacolata loro protettrice. Questo notevole monumento, progettato dall’arch. Luigi Polotti, con Statua opera di Giuseppe Obici, su una bellissima colonna romana, recuperata da qualche scempio, è stato finanziato da Ferdinando II Re di Napoli, a futura grazia.

Ecco la magnifica Statua neoclassica opera di Giuseppe Obici

In Piazza San Pietro, poi c’è un Presepe Monumentale, prodotto a Castelli, un paese di ceramisti in provincia di Teramo. Di fianco un albero inviato, per questo 2020 dalla Slovenia.

Presepe di Castelli(TE) che sarà esposto dal giorno 11 in Piazza San Pietro

Chiunque l’ha visto ha commentato che Dario Argento, in uno dei suoi Horror avrebbe fatto di meglio.

Presepe ed albero verranno benedetti da due delegati del Papa l’11 dic.

Non metto in dubbio il buon lavoro dei ceramisti di Castelli, né chi lo ha progettato. Da una fonte di stampa attendibile apprendo che questo Presepe è stato realizzato tra il 1965 e 1975 da docenti ed allievi dell’ex Ist. d’Arte, ora liceo “F.A. Grone”. Sicuramente un grande dono per un paese coinvolto ne terremoto del 2016. Ma la scelta del Papa poteva optare su qualcosa di meno iper spaziale. In un momento in cui abbiamo bisogno di serenità e di fede, questi cilindri distanziati non rappresentano né la Natività né il calore di una famiglia, dove è nato il Cristo. Questo povero neonato, in piedi come un torsolo, solo solo….

Non parliamo poi delle battute sull’orario della santa Messa della Natività, che ha sconvolto le famiglie, non molte, che ancora partecipavano. Uno: se la messa comincia alle 22.00 e il coprifuoco contemporaneamente, come si fà? Due: Ma quest’anno a Maria vengono prima le doglie? Oppure, Ma le acque si romperanno come il fiume Giordano? Vedremo apparire Mosè, non Gesù , e ancora…avete preparato una incubatrice per il parto prematuro? Tre: Ma mi devo alzare da tavola, durante il cenone per andare in Chiesa? Ma Bergoglio e Conte che hanno in testa? Questo povero Gesù crocifisso ancora prima di nascere!

Un monumento ai Caduti della Grande Guerra, nei nostri paesi ne abbiamo tanti come abbiamo tanti morti che si potevano evitare sia nel
Primo e secondo conflitto, Intere generazioni……

Lasciamo perdere quante ne diranno e scriveranno ancora sui social…..ma davvero siamo diventati così acidi? Forse erano meglio i nostri avi in guerra? Giorni fa rileggevo un episodio successo al fronte un Natale di più di cento anni fa. La vita sul fronte, in quelle condizioni valeva meno di niente, ma l’umanità esisteva ancora. I soldati si preparano piccoli pensierini da scambiarsi, niente di particolare, due sigarette, un coltellino, un berretto di lana, cosucce…..La notte della Vigilia i Tedeschi accendono candele lungo le trincee e decorano gli alberi, lo stesso fanno gli inglesi. Tutti intonano e cantano le loro canzoni. “Non sarà questa fottuta guerra a rovinarci il Natale pensano”. Un soldato si avvicina piano, mani in alto, ad un tenente tedesco e cerca di spiegargli che ammirava i suoi bellissimi bottoni sulla divisa. Il tedesco non perde tempo e se ne toglie un paio dai taschini, si abbracciarono e finisce li. Allo scattare della mezzanotte tutti si alzarono disarmati e facendo pochi passi si abbracciarono, l’indomani si sarebbero uccisi vicendevolmente, erano quelli gli ordini, ma quella notte NO. Erano tutti uomini. Era veramente Natale.

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