Nuovo “indietro tutta” del governo, questa volta sul decreto rave

Dichiarazioni di facciata e bocche cucite del perchè reale della modifica integrale del decreto sui rave.

Gianvito Pugliese

Il sospetto è che informalmente il Quirinale abbia fatto sapere che non avrebbe apposto la firma ad un provvedimento legislativo, in manifesta violazione della libertà costituzionale di manifestare ed esprimere la propria opinione. Nonostante molte defizioni nel governo c’è qualche mosca bianca che ha un filo diretto con il Colle. “Ogni persona ha diritto alla libertà di espressione – recita l’art. 11 della Carta Costituzionale- Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera“.

Si prova a mettere una pezza a colore all’aver voluto disciplinare la matera dei Rave, come pura e semplice manifestazione musicale e non per quello che è, ovvero una manifestazione di protesta che include e prevede anche momenti di aggregazione musicale.

Per cui cambia l’articolo del codice a cui andrebbe appiccicato, cambia la sostanza e si limita fortemente e decisamente l’applicabilità. Resta a questo punto la sproporzione sulla pena edittale prevista che si spinge fino a sei anni per una mera operazione di polizia ai limiti del totalitarismo: consentire le intercettazioni preventive. Che sia questo un governo garantista solo per gli indagati, imputati e condannati, a condizione che appartengano alla maggioranza di destra-centro non ci piove. L’avevamo, purtroppo, capito e messo in conto fin dalle prime manifestazioni di esercizio arrogante del potere.

Il Guardasigilli Nordio che, se non erriamo, era rimasto estraneo alla prima formulazione del testo del reato (e se risultasse confermato, sarebbe aberrante, per i rapporti ed i giochi di forza all’interno della maggioranza e dello stesso governo) ha dichiarato -riferisce il Tgcom24: Con questo emendamento, contrasto più efficace… “Con quest’emendamento al decreto-legge anti-rave il governo perfeziona la norma, rendendo più efficace il contrasto delle condotte illecite che si vuole perseguire“.

Con tutto il rispetto per l’ex Procuratore, tentare di far passare una tale Caporetto per un “delicato correttivo apportato”, a noi sembra puerile. Poi, se si va in giro e si ascoltano le opinioni della gente, magari di allocchi che ci credono se ne trovano tanti e pure a buon mercato.

Per seguirci su Facebook mettete il “mi piace” sulla pagina La Voce News o iscrivetevi al gruppo lavocenews.it. Contatti: direttore@lavocenews.it o info@lavocenews.it. Grazie.