Occidente, svegliati!
Le truppe russe si raggruppano vicino a Kiev, martellata dai bombardamenti aerei
Gianvito Pugliese
A prescindere dagli anti americani ed anti occidentali ad oltranza e da qualche testa,,,,, gloriosa che, se non interviene con paradossi, che contraddicono anzitutto il buon senso, prima che l’opinione prevalente, non si ritira a casa soddisfatto, oltre ad una frangia consistente di minus habens, “la mamma dei fessi è sempre incinta”, e mi sono sempre chiesto che aspettano a sterilizzarla, ormai tutti hanno capito, anche perché c’è l’ha detto chiaro e tondo lo zar, che l’Ucraina e solo la prima vittima russa. A seguire toccherà, forse nell’ordine, a Moldavia, paesi baltici (Lettonia, Lituania e Estonia), ex patto di Varsavia (Romania, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Svolacchia e Repubblica Ceca, in coda al I step l’ex Ddr ovvero la Germania dell’Est. Il secondo step invasione del resto dell’Europa, mentre ci si allarga nei Paesi mediorientali, dove già da ora sono disseminate basi militari russe. E poi non c’è limite alla divina provvidenza.
E noi, mentre i soldati russi si accalcano a nord-ovest di Kiev e i bombardieri russi da alta quota, per non essere intercettati dai missili ucraini, martellano la capitale, distruggendo prevalentemente obiettivi civili, dopo aver trovato un intesa tra Polonia e Stati Uniti perché la Polonia consegni all’aviazione ucraina i Mig, che i piloti conoscono bene, in cambio di aerei supersonici di ultima generazione offerti alla Polonia dagli States, non riusciamo a trovare un Paese europeo che metta a disposizione uno straccio di aeroporto da dove far decollare e far rientrare i Mig.
La risposta alla no-fly zone chiesta da Zelenskyi è stata negativa e motivata dal timore che Mosca la interpretasse come una provocazione. Scusate, e chi se ne importa di come la prendono, tanto lì andiamo a finire. E mentre neanche Kamala Harris, sbarcata in Polonia per incontrarne il premier, sembra aver trovato una soluzione, la popolazione ucraina viene massacrata da bombardieri che agiscono indisturbati nel cielo ucraino divenuto di proprietà russa per opera e virtù delle Spirito Santo, sollecitato forse dal metropolita russo Kirill al secolo Vladimir Michajlovič Gundjaev, quel vecchio servo del potere senza né dignità, né morale, giusto per fargli un complimento.
I Mig sono fermi in attesa di trovare una soluzione e i bombardieri russi agiscono indisturbati e bisogna sperare in un blocco dei motori perché ne precipiti uno. Quant’altro dovranno pagare gli ucraini per la nostra inadeguatezza ad assumere decisioni forti come i tempi richiedono.
Il nostro temporeggiare va solo a favore di Putin. L’economia russa è in ginocchio, grazie alle sanzioni, ma per far implodere il Paese ce ne vuole ancora diverso tempo e gli ucraini che muoiono non lo hanno. I crimini di guerra per mano russa si moltiplicano, l’arroganza arriva a far issare sui carri armati russi la bandiera dell’Urss, un’aperta sfida all’occidente. Per non parlare di quella mezza svastica che li contraddistingue.
Inutile ripeterlo, è la storia di Hitler aggiornata al terzo millennio inoltrato e gli errori si ripetono. L’Onu sembra le tre scimmie “non vedo, non sento e non parlo”, i caschi blu a riposo a riverniciarsi i caschi. Su queste indecisioni gioca Putin per uscire dal cul de sac in cui si è cacciato: la sua guerra lampo di tre giorni, tanto era il rifornimento di viveri e carburante alle truppe d’invasione, è fallita, siamo alla terza settimana e la resistenza ucraina stoica e disperata non molla, ma quanto potrà ancora durare e quante atrocità dovranno subire i civili a cominciare da donne, bambini e vecchi.
Svegliati ora occidente, o ti ritroverai a svegliarti in un bagno di sangue di decine di milioni di morti e forse sono decisamente ottimista.
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