Recovery fund da lunedì le proposte dei partiti
Mine disinnescate sul cammino del governo? Conte lo spera! Sarà così?
GP
E’ il Recovery fund la madre di tutte le battaglie politiche prossimamente sugli schermi non solo di questa testata, ma di tutti i media, giornali e tg, nessuno escluso.
Intanto il Premier Giuseppe Conte ha incontrato il Ministro Teresa Bellanova, che impegnata a promuovere il Made in Italy a Bruxelles non aveva partecipato all’incontro di maggioranza in quanto capo delegazione di Italia Viva.
Un incontro cordiale e distensivo, al quale forse non è estraneo il clima natalizio. La Bellanova lasciando palazzo Chigi, pur riservandosi, dopo un’attenta lettura del testo consegnatole, di far tenere al Presidente del Consiglio le proposte e le osservazioni di Italia Viva, non ha potuto fare a meno di osservare che nel nuovo testo non c’era più la cabina di regia, che tante polemiche e sospetti aveva suscitato nella maggioranza. Un fatto che la Bellanova ha giudicato estremamente positivo. Ha poi aggiunto che se alla sanità verranno destinati solo nove miliardi il ricorso anche al Mes sarà ineludibile.
Da lunedì i partiti potranno presentare le loro proposte al Presidente del Consiglio che evidentemente intende arrivare all’incontro di maggioranza con un testo emendato contenente tutte le proposte ritemute accettabili.
E’ evidente, dal clima e dalla disponibilità di Palazzo Chigi a cancellare senza troppi rimpianti il suo Piano di Ripresa e Resilienza, che il Premier ha preso atto che si stava andando verso una crisi di governo dalle conseguenze assolutamente imprevedibili ed ha inteso neutralizzarla.
Tre le mosse per chiudere positivamente la vicenda, almeno sulla carta, il telaio del Recovery Plan non verrà rivoluzionato ma qualcosa di sostanziale cambierà. La novità politica del giorno è la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc composto dai rappresentanti delle forze di maggioranza. Cosa praticamente opposta alla cabina di regia, che avrà poteri limitati e resta nei limiti in cui la chiede Bruxelles. Apertura del confronto con le parti sociali. Sarebbe impensabile disegnare l’Italia del 2030 senza il coinvolgimento di tutto il Paese. Piena disponibilità ad accogliere le proposte di ciascun partito della maggioranza. Con questi passaggi Conte spera di aver disinnescato l’ennesima mina sul percorso del governo.
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