Save the Children: in sei mesi di guerra 942 bambini uccisi o feriti

Milioni di bambini ucraini condannati a fuggire dalle loro case

Gianvito Pugliese

Il caffè con il lettore

Per la nostro rubrica, oggi, riflettori puntati su Save the Children, l’Organizzazione internazionale che da oltre un secolo lotta accanitamente per salvare le bambine e i bambini in pericolo e per assicurare loro un futuro.

Il suo messaggio “Almeno il 16 per cento dei bambini uccisi in Ucraina da quando è iniziata l’escalation del conflitto sei mesi fa aveva meno di cinque anni. Tra il 24 febbraio e il 10 agosto almeno 942 bambini sono stati uccisi o feriti in Ucraina. Si è mantenuta ininterrotta la turpe media di cinque bambini al giorno e dei 942, 356 bambini hanno perso la vita e 586 sono stati feriti.

Secondo l’Onu, che con la crisi alimentare mondiale, finalmente, sembra essersi svegliata da un torpore colpevole: ” il numero delle vittime è probabilmente in totale assai maggiore di quello ad oggi accertato. Tra l’altro non si conosce esattamente l’età delle giovani vittime. Ma è certo che la stragrande maggioranza delle vittime infantili sono connesse all’uso di esplosivì (bombe, missili …) in zone urbane abitate”.

A Kharkiv, la seconda città del Paese dopo la capitale Kiev, una città, prima dell’invasione russa, piena vita, i bombardamenti continui contro obiettivi civili hanno danneggiato oltre 600 edifici nel primo mese di guerra, compresi asili, scuole ed ospedali.

Ma sui social c’è, fortunatamente, anche altro

Save the Children prosegue: “In alcune zone del Paese i bambini stanno crescendo in prima linea in una guerra brutale che trasforma le aree urbane in campi di battaglia, causa morti e feriti gravi che vedranno la loro vita segnata per sempre, e distrugge le infrastrutture necessarie a garantire l’accesso a cibo e all’acqua indispensabili per vivere“.

Ed i numeri dei bimbi morti e feriti non sono l’unico dramma dell’infanzia ucraina: milioni di bambini ucraini sono fuggiti dalle loro case. Sono circa 3,1 milioni i bambini che vivono come rifugiati nei Paesi vicini, mentre altri 3 milioni circa sono gli sfollati nel Paese stesso.

Emblematica, la dichiarazione di Sonia Khush, Direttrice di Save the Children in Ucraina: “Anche se i bambini in Ucraina non hanno nulla a che fare con le cause della guerra, sono quelli più colpiti. Crescono al suono delle bombe e dei bombardamenti, alla vista delle loro case distrutte, delle scuole danneggiate e dei loro amici e familiari uccisi o feriti”.

Se provate a girare tra i social troverete molti fans di Putin, quando non sono robot programmati dalla propaganda del Cremlino, inneggiare “all’operazione militare speciale” che colpisce senza pietà i “nazisti ucraini”. A queste “gentildonne e gentiluomini” una sola domanda: anche tutte le bimbe ed i bimbi ucraini sono nazisti da epurare, né più né meno di come Hitler e le sue SS epuravano (cioè sterminavano), ebrei, rom, politici, omosessuali, senza alcun riguardo alla loro età?

Non vi chiederò come fate a non vergognarvi. Per vergognarsi occorre avere umanità e non ve ne riconosco neanche una briciola.

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