La Turchia ricatta l’Europa. Profughi a migliaia attraversano il confine.
Decisione di Erdogan che fa seguito alla morte di soldati turchi, vittime di un raid aereo di Damasco Aperte per 72 ore le porte dell’Ue. Mosca precisa: ” I soldati uccisi si trovavano “in mezzo a terroristi siririani”
GP
I problemi nazionali, ci hanno distratti, ed è passato in secondo piano il conflitto che coinvolge la Turchia. Da settimane, infatti, si scontrano militari turchi con l’esercito di Damasco, sostenuto dalla Russia. Un l’attacco aereo, nella notte, contro i turchi – sono morti almeno 33 soldati turchi- rischia di provocare un escalation del conflitto.
Il presidente Erdogan, convocato un consiglio di sicurezza straordinario, ha deciso tra l’altro di aprire i confini dell’Ue ai migranti. Un ricatto all’Europa, perchè incida su Mosca. Quest’ultima afferma che “i soldati turchi uccisi da Damasco si trovavano i mezzo a terroristi siriani” e di essersi adoperata per il cessate il fuoco da parte degli alleati siriani.
Si muove anche la Nato Il segretario generale dell’Alleanza, chiede una de-escalation in Siria. “Sosteniamo il nostro alleato della Nato, la Turchia, e continuiamo a chiedere una sospensione immediata di questa odiosa offensiva da parte del regime di Assad, della Russia e delle forze sostenute dall’Iran”, ha invece dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato americano.
Per le Nazioni Unite “il rischio di una maggiore escalation cresce di ora in ora”
Circa 300 migranti siriani, iracheni e iraniani sono arrivati nella provincia di Edirne, al confine con la Grecia.
Intanto la Russia ha inviato due fregate della flotta del Mar Nero equipaggiate con missili da crociera Kalibr-NK nel Mar Mediterraneo “per un viaggio programmato …e si uniranno al gruppo permanente della Marina russa nel Mar Mediterraneo”. Non è il Coronavirus l’unica preoccupazione.
Francamente vorrei sentire una parola in proposito del nostro Ministro degli Esteri. L’Italia non è che se ne possa disinteressare.