Con il cielo dentro
In copertina Roberto Fabbriciani
Gianvito Pugliese
In occasione delle Celebrazioni dei 600 anni della Cupola di Brunelleschi, è andata in scena nel Duomo di Firenze la prima esecuzione assoluta dello spettacolo teatrale Con il cielo dentro prodotta dall’Opera di Santa Maria del Fiore.
Con il cielo dentro è il titolo di un’inedita opera di poesia per drammaturgia di Davide Rondoni con la regia di Giancarlo Cauteruccio e le musiche originali di Roberto Fabbriciani, prodotta dall’Opera di Santa Maria del Fiore in collaborazione con il Teatro Studio Krypton.
Patrizia Zappa Mulas incarna la Poesia e Giancarlo Cauteruccio dà voce alla Scienza, due elementi ineludibili quando si pensa alla Cupola e al genio di Brunelleschi, personaggio interpretato da Roberto Visconti in qualità di testimone/osservatore dell’intera azione.
Il poeta Rondoni crea una sorta di “sacra rappresentazione contemporanea” dove l’apparente dissidio di una voce di scienza e una voce di poesia contendono, con l’intervento anche di costruttori/performer, la lettura del senso della Cupola, rappresentazione del cielo.
Roberto Fabbriciani dà vita, con la presenza della voce di Monica Benvenuti, ad una composizione originale per voce di soprano e flauto con suoni preregistrati.
Fabbriciani, anche interprete dal vivo, lega la sua composizione alla partitura in versi del testo, ricercando una trama di profonda integrazione tra suono e parola che, interagendo con lo spazio echeggiante della Cattedrale, lo espandono e lo conducono, attraverso percorsi inusitati, a generare sovrapposizioni armoniche ricreando momenti di antica memoria. Nella composizione l’autore inserisce brevi citazioni da Nuper rosarum flores di Guillaume Dufay (c.1400-1474), mottetto isoritmico eseguito in occasione della fastosa consacrazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore (1436) presieduta dal Pontefice Eugenio IV.
La scena, collocata nell’area della controfacciata della Cattedrale, è caratterizzata da due grandi tavoli sui quali campeggiano libri e appunti, simboli della scrittura; schemi, sistemi di misurazione e strumenti scientifici, che rimandano alla Scienza e alla ricerca incessante che ne è alla base. I tavoli, circondati da pedane praticabili, formano la base scenica che viene accolta nello scenario dinamico generato da un consistente sistema di video proiezione. L’ambiente visuale digitale, firmato da Massimo Bevilacqua, determina una percezione che fa oscillare lo spazio architettonico tra l’imponente materialità della cattedrale e la sua potente immaterialità spirituale. Il progetto di mapping coordinato da Cesare Pergola viene elaborato in seno al Laboratorio TEARC che Krypton conduce al DIDA dell’Università di Firenze, ed i cui allievi, come testimoni attivi, prendono anche parte allo spettacolo. Ingegnere del suono Emanuele Braca assistente alla regia Anna Giusi Lufrano. Una scelta che conferma l’attenzione di Cauteruccio nei confronti delle nuove generazioni e l’importanza che la compagnia riserva alle fondamentali pratiche del learning by doing.
Il Duomo di Firenze, gremito di pubblico, ha decretato allo spettacolo Con il cielo dentro grande successo.
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