Da non perdere
Un concerto tutto da gustare, dalla prima all’ultima nota. presentato sobriamente da Francesco Palazzo
Gianvito Pugliese
Il 5 dicembre scorso, in zona Cesarini direbbe un cronista sportivo, ovvero all’ultimo momento, nel giorno stesso del concerto, ho annunciato su questa stessa rubrica all’Auditorium “Rota” l’Orchestra Fisarmonikè, uno formazione orchestrale di sole fisarmoniche, voluta e diretta da Maestro Francesco Palazzo.
E la sera poco dopo le ore 20, coordinata dall’ottimo Francesco Palazzo, oltre che direttore e solista, anche presentatore scafato, il concerto che, avevo scritto “sulla carta si presenta memorabile” ha mantenuto tutte le promesse, in realtà superando le aspettative.
Merito di quelle meravigliose ragazze e ragazzi (qualcuno in realtà cresciutello) che per fare musica insieme vengono a provare da Campobasso, da Martina Franca, ci ha spiegato Palazzo. Ma io avevo appena scoperto che accanto ad una bella e brava fisarmonicista orientale, ce ne erano altre due. Una vera e propria sezione dell’orchestra formata da tre giovani venute da parecchi lontano per studiare la buona musica che si vede tra i primi al mondo.
Del programma sulla locandina del concerto c’erano gli autori, non i brani. Ed i pezzi che si sono susseguiti erano uno più bello e orecchiabile dell’altro. Le trascrizioni per orchestra di fisarmoniche semplicemente perfette, molte delle quali dello stesso Palazzo, come il Maestro alla fine del concerto mi ha confermato, tali da non far rimpiangere a nessuno dei numerosi presenti la stessa esecuzione, ma con l’orchestrazione per orchestra sinfonica.
Successo meritatissimo, applausi scroscianti a scena aperta tra un pezzo e l’altro ed un bis alla fine.
Avevo scritto nella presentazione che sarei andato per ascoltare, godermelo e, quindi, recensirlo per Voi e che speravo d’incontrarvi numerosi.
Ebbene me lo sono davvero goduto. E mi ha fatto piacere alla fine del concerto riconoscete nel pubblico alcuni nostri lettori affezionati. Non so se abbiano recepito il mio invito, in realtà fatto partire un po’ troppo tardi per sortire grandi effetti. Diciamo che voglio illudermi che questa giovanissima rubrica cominci a segnare i propri bei punti.
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