Dai social
Domani Giorgia Meloni chiuderà Atreju. una sequela di debacle senza eguali. Elena ne sottolinea una, noi completiamo il quadro.
La redazione
L’ottima cybernauta Elena @Elena81353537 torna su Atreju e stigmatizza le considerazioni della seconda carica dello stato sulla Costituzione. Dovremmo ricordate a Larussa. che assumendo la carica di Presidente del Senato, alla quale era stato votato, ha giurato fedeltà e di difendere quella stessa Costituzione che oggi, secondo Elena, oltraggia, insieme a tutto il sangue versato per riconquistare libertà e democrazia uccise dal fascismo.
Per nostro conto, ci associamo all’occhiello dell’editoriale di ieri “Atrteju “la storia infinita” e tragica di agganciare una cultura ignota“. I riflettori del caffè… erano puntati sul caso Paolo Corsini, che nel frattempo ha dichiarato le pubbliche scuse, ma che, francamente, non dimostrano alcun pentimento o ripensamento del soggetto. E ci duole che si tratti di un giornalista.
Ma Atreju si sta rivelando una tragedia di dimensioni immani. Oggi Donzelli, alla Rai-Tv, asserisce che grazie al governo Meloni ” è praticamente sparita la disoccupazione“. Domanda: “Ma costui su che pianeta vive”? C’è un mare di disoccupati, peraltro non assistiti, in attesa di studiare le soluzioni.
Larussa, onestamente, non ci piace, avendolo visto, quando era Ministro della Difesa, colpire con un violento colpo di tacco un Collega (giornalista ci pare Rai), reo di avergli posto una domanda scomoda e, non pago, farlo bloccare dalla sua scorta, accusandolo di averlo aggredito alle spalle. Oggi fa l’ennesima grave gaffe, ad essere buoni, che un Paese troppo tollerante farà finta di non aver visto, sentito e letto, stile le tre scimmie.
Giorgia Meloni sottoscrive in occasione di Atreju a Palazzo Chigi un accordo sull’immigrazione con i Premier britannico ed albanese. Piccolo particolare, che mostra chiaramente il suo antieuropeismo, smentito solo a chiacchiere, l’unico accordo lo sottoscrive con due Paesi che sono fuori dell’Unione Europea, uno per non essere stato mai ammesso e l’altro per essersi chiamato fuori. E piccola chiosa: l’accordo principe con l’Albania per i rimpatri è stato bloccato dalla Corte costituzionale albanese per manifesta illegalità.
E ciliegina sulla torta, la comparsata ad Atreju di Arianna Meloni, sorella di Giorgia e segretaria di Fratelli d’Italia. Dai resoconti giornalistici l’unica cosa significativa che avrebbe detto è stata la “difesa”, fuori luogo, del marito Lollobrigida a proposito del freccia rossa fatto fermare a Ciampino. “Sono orgogliosa di lui” riferiscono abbia detto “andava a lavorare“. Noi, al posto suo, saremmo stati zitti, zitti in proposito. A furia di parlarne per difenderlo, sveglieranno l’attenzione di qualche sostituto procuratore della Repubblica del “porto delle nebbie”, com’è soprannominata la Procura della Capitale, che si accorge -finalmente- che c’è stata una palese interruzione di pubblico servizio, reato previsto dall’art. 340 del Codice Penale, che prevede la reclusione fino ad un anno.
E a fronte di tante debacle di Atreju, ci piacerebbe poter indicare una cosa positiva. Saremo certamente distratti, ma -ci spiace- non l’abbiamo trovata.
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