Il mestiere del grande cinema a Gravina in Puglia
Un tuffo nell’universo cinematografico di Gravina: dietro le quinte del festival, un racconto appassionato.
Redazione Alta Murgia
È finalmente giunto il momento di esaminare, seppur con qualche giorno di ritardo, l’evento del 16 dicembre scorso: “Dietro le quinte del Behind Festival: un’immersione nel mondo del cinema a Gravina in Puglia“. Tuttavia, non sarà sottoscritto dal capo redattore dell’Alta Murgia che si era occupato della presentazione, poiché, come tutti gli esseri umani, è caduto vittima dei malanni stagionali e, questa volta, l’influenza ha avuto la meglio. Avrebbe desiderato condividere con voi una video intervista, ma la momentanea indisposizione di quei giorni non lo ha consentito. Pertanto, un suo carissimo amico, esperto del settore, si è prestato alla bisogna.
Renato Gonsalvo ha gentilmente accettato e a nome de “La Voce News (redazione Alta Murgia)” e, soprattutto, a nome del redattore capo e della loro amicizia, e si è offerto volontario per sostituirlo. Lo ringrazia la redazione tutta ed in particolare Rocco Michele Renna, ammirato della disponibilità dell’amico Renato. Ed è con questo spirito di collaborazione, che vi presentiamo l’intervista conclusiva relativa all’evento tenutosi lo scorso 16 dicembre:
Sono trascorsi solo pochi giorni dalla prima straordinaria edizione del festival “Behind the Film“, dedicato a conoscere il mestiere del cineasta e dei numerosi tecnici che contribuiscono alla realizzazione di un film, ma la sua eco tarda ancora a placarsi. Abbiamo quindi chiesto a Maria Pina Digiesi, deus ex machina della manifestazione, e a Esmeralda Calabria, premiata montatrice con persino un David di Donatello nel suo curriculum, cosa ne pensassero, partendo proprio dal concetto alla base di questo incredibile evento.
Maria Pina: “Dai titoli di coda, eh? Al di là della battuta, è così che si chiama l’associazione culturale che, anche attraverso il mio impegno, ha fortemente voluto questa manifestazione. Essa gode del patrocinio della Regione Puglia, dell’Apulia Film Commission e del Comune, che sono stati sponsor pubblici. Si è svolta presso le Officine Culturali, con il supporto del Museo Civico e dell’Auditorium di Sant’Agostino, ai quali va un sentito ringraziamento. Non possiamo dimenticare il sostegno economico degli sponsor, oltre alle case di produzione Intergea e Akifilm, sempre sensibili allo sviluppo del territorio. Ma voglio sottolineare in particolare il contributo della Prof.ssa Antonella Sarpi, preside dell’ITC Bachelet di Gravina in Puglia, con la quale abbiamo stretto un’importante alleanza strategica, con tanto di protocollo d’intesa, finalizzata a formare i numerosi tecnici necessari al magico mondo del cinema. Un sentito ringraziamento anche a lei. Il DNA del festival è quello di illustrare, e perché no, insegnare la tecnica del fare cinema.
Finora abbiamo organizzato solo tre master class, ma il futuro promette bene, dato che abbiamo siglato un protocollo d’intesa con tutti i nostri partner, con l’obiettivo di rendere il festival una realtà duratura nel tempo, sempre più sostenibile, sempre più green, come già dimostrato e continuerà a esserlo, grazie a precise analisi di gestione dei costi e dell’alimentazione energetica. Merito degli ingegneri Nuccio Tota e Maria Teresa Burdi, che si sono spesi in quest’impresa”…
Non possiamo dimenticare la pregevole mostra dei luoghi del Cinema a Gravina, splendidamente rappresentati dalle opere fotografiche di Maurizio Cimino e del Prof. Michele Mastrogiacomo, a cui dobbiamo la pubblicazione di alcuni inediti.
Esmeralda Calabria, entusiasta direttrice del Festival, raggiunta via social così conclude: “È stata una giornata emozionante e divertente, da ripetere sicuramente.” E dato che è stata una profetessa, possiamo già affermare che ci sarà ed è confermata sia la seconda edizione che la sua encomiabile direzione. Insomma, se è stata faticosa l’operazione, possiamo concludere dicendo che ne è davvero valsa la pena.
Con profonda gratitudine, desidero esprimere il mio sentito ringraziamento all’amico Renato per l’impegno generosamente profuso nel compiere questo lavoro in modo volontario. La tua dedizione ha permesso di dare voce a un evento così significativo nel mondo cinematografico.
Chiedo umilmente scusa a Maria Pina Digiesi e a tutti i partecipanti a questo straordinario evento culturale cinematografico per la mia assenza. Il dover affrontare gli inconvenienti della stagione mi ha impedito di essere presente fisicamente, ma il mio cuore è stato con voi in ogni momento.
Siamo ansiosi di poter partecipare personalmente, magari con l’intera redazione, alla prossima edizione. Grazie a tutti per la comprensione e per aver reso questo evento così memorabile.
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