La 729° edizione della Fiera di Gravina si è conclusa: come sarà la 730°?
Il ritorno della fiera di san Giorgio a Gravina dopo il fermo di 3 anni, causa Covid-19. Come sarà la nuova edizione?
Redazione Alta Murgia
L’antica Fiera di San Giorgio a Gravina in Puglia ha riaperto i battenti il 21 aprile, dopo una pausa per la pandemia di Covid-19, durata tre anni. Quest’anno, in occasione della sua 729ª edizione, la fiera è stata inaugurata con la partecipazione di personaggi dello spettacolo internazionale nel corteo storico. Il divo americano Ronn Moss, nel ruolo del Re Carlo II d’Angiò, ha guidato il corteo che ha dato ufficialmente il via alla fiera, come abbiamo anticipato in questo articolo: “Gravina: Operazione Beautiful”. Il corteo è stato ripetuto anche nell’ultimo giorno, sempre con la presenza di Ronn Moss, e lo spettacolo di chiusura finale.
La 729° edizione è stata sicuramente un grande successo di pubblico: si sono stati registrati 131 espositori, più di 60 mila visitatori, 2500 visitatori in siti ticket unico, 10 mila visitatori nei siti turistici, 36 convegni negli spazi Agorà e Sala Conferenze, 12 show cooking, 850 mila utenti transitati sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Gravina nei giorni della fiera. Come da conferenza stampa di chiusura della Fiera San Giorgio, presso la casa comunale di Gravina, il 6 maggio scorso. Gli espositori sono stati entusiasti del risultato, alcuni hanno addirittura registrato il sold out.
All’interno della fiera si è notata un’ottima organizzazione degli spazi fieristici, ma purtroppo si sono visti anche degli spazi vuoti, probabilmente dovuti al ritardo organizzativo e al modus operandi delle fiere precedenti. Potrebbe essersi persa la fiducia nella fiera gravinese? Infatti, molte aziende tradizionali non erano presenti come negli anni precedenti: effetto della crisi o della perdita di fiducia. Ottimo il coinvolgimento dei 13 comuni del Parco, delle città di Barletta e Castellana Grotte intercettate durante la BIT di Milano, dei comuni di San Giorgio e Vallefoglia, della Regione Puglia, di Puglia Promozione, della Camera di Commercio e del Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Il fuori fiera è stato gestito meglio, rispetto alle edizioni precedenti, concentrandolo all’interno del centro storico ed evitando la concentrazione in un solo quartiere della Città come negli anni precedenti, dando, così, spazio anche alle altre zone di grande importanza nella Città stessa. Insomma, un coinvolgimento totale.
Il traffico cittadino, come era prevedibile, è aumentato in modo esponenziale, ma è stato gestito abbastanza bene. Tuttavia, la situazione dei parcheggi selvaggi e non autorizzati ha avuto delle serie pecche. Infatti, il consigliere Mario Conca ha sollevato la questione di un parcheggio in terra battuta, con un post apparso su Facebook: “È vietato dalla legge e per questo è abusivo, oltre che indecoroso. Ho avvisato il comandante dei vigili Simone Lamuraglia e il sindaco Fedele Lagreca. Siete recidivi, lo facevate al bosco da Marcuccio e avete abusato anche con la gestione del parco in zona Pip”. Superfluo aggiungere che questo quotidiano è a disposizione di Lagreca e Lamuraglia, se e quando volessero replicare, precisare o chiarire.
Da parte nostra osserviamo che anche la gestione dei biglietti è stata caotica, come negli anni antecedenti il Covid-19. Durante la presentazione della Fiera a Gravina, era stata annunciata la disponibilità di una sbigliettazione, online come ampiamente descritto in questo articolo: “Presentazione della Fiera di San Giorgio a Gravina“. Tuttavia, questa opzione non è stata effettivamente attivata. Inoltre, il biglietto unico non ha rispettato le promesse fatte durante la presentazione.
Era stato dichiarato che il biglietto avrebbe garantito l’accesso all’evento per l’intera durata della fiera, inclusi il giro turistico in navetta e l’accesso ai siti storici di Gravina. Questa iniziativa sarebbe stata molto positiva sia per il pubblico che per gli stessi giornalisti, poiché avrebbe consentito di visitare la fiera più volte e intervistare i diversi espositori.
Tuttavia, nella realtà, il biglietto unico dava solo accesso per un giorno alla fiera, un viaggio gratuito sulla navetta turistica scoperta, l’accesso a un solo sito turistico e uno sconto del 20% sugli acquisti e contratti stipulati con le aziende aderenti.
È importante sottolineare che anch’io, come tutti gli altri cittadini, non ho voluto esonerarmi dal pagare il biglietto d’ingresso alla fiera e ho intervistato chiunque abbia potuto, nel poco tempo a mia disposizione, durante una sola giornata. Non ho voluto usufruire della possibilità di entrare gratuitamente come giornalista, se questa fosse stata offerta.
Signor Sindaco e amministratori comunali, da semplice cittadino posso affermare che non ho mai visto un tale afflusso di persone alla fiera e nel centro storico, né ho mai percepito una così forte atmosfera festosa e di voglia di partecipazione agli eventi collaterali. Il successo potrebbe essere stato causato dalla voglia di riprendere la normalità post-pandemica, pubblicizzazione dell’evento oltre i confini limitrofi ed organizzazione logistica non sono state certo ineccepibili e sapevano tanto d’improvvisazione. Ma quest’ultimo è un discorso che merita approfondimento.
La fiera di Gravina non deve perdere la sua importanza storica relegando l’organizzazione agli ultimi due mesi. È necessario iniziare a pianificare un’opera di marketing diversi mesi prima, come avete già annunciato.
Il Sindaco Fedele Lagreca: “Oggi ha chiuso i battenti la 729 edizione della Fiera San Giorgio, quella che ho definito la fiera delle novità ma anche la fiera della speranza che porterà presto nuove e belle opportunità per la nostra città. Noi ci abbiamo messo l’anima per presentarvi un quartiere fieristico all’altezza delle aspettative e farvi vivere 5 giorni di festa, il resto lo avete fatto voi con la vostra presenza e la partecipazione. Personalmente posso dire che i nostri obiettivi sono stati tutti raggiunti e da domani partiamo con l’organizzazione della 730^ edizione con più entusiasmo ed energia, partendo da quelle piccole sbavature di questa prima esperienza per migliorarle e migliorarci.”
Ci auguriamo che non si tratti solamente di parole, ma che si cominci a lavorare seriamente già nei giorni successivi alla chiusura della 729ª edizione della fiera, in vista della prossima manifestazione fieristica.
Con la promessa del Sindaco Lagreca, la nostra fiera tornerà ai fasti antichi anziché essere relegata a una semplice fiera di paese? Le parole del Sindaco fugheranno i nostri dubbi? Non mettiamo in dubbio l’onestà intellettuale del Sindaco, ma faremo un nodo al fazzoletto per ricordarci la sua promessa. Sono già trascorsi circa due mesi dalla chiusura della fiera ed il tempo passa inesorabilmente quando l’argomento non è considerato prioritario, com’è per il Comune di Gravina.
Ci piacerebbe sapere a che punto si trova l’organizzazione della 730ª edizione. Inoltre, speriamo che vengano eliminati gli usi e costumi dell’atavico modus operandi, delle vecchie amministrazioni comunali, che venga data la possibilità di partecipare a tutte le associazioni e non solo a quelle “privilegiate”. È implicito che le associazioni gravinesi regolarmente iscritte, debbano attendere almeno un anno dall’iscrizione, come stabilito dal regolamento comunale.
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