Acque agitate nella politica
La Lega contraria alla designazione dell’Ad Rai, il M5S alla riforma Cartabia sulla giustizia.
La redazione
Le acque intorno alle coste del Paese sono calme e cristalline e le spiagge sono super affollate con qualche pericolo di contagio visto che il distanziamento è pressoché impossibile.
Non è lo stesso per la politica nazionale. Sarà l’umore reso greve dal caldo, sarà che i primi nodi stanno venendo al pettine, sta di fatto che ogni provvedimento suscita polemiche e levate di scudi.
La designazione da parte di Draghi di Fuertes, provoca le sentite rimostranze della Lega. Per via Bellerio, Fuertes non ha alcuna competenza in materia radiotelevisiva e la sua nomina deriva solo dalla vicinanza al Pd. Chiede a Draghi di ripensarci.
Si scatena il M5S contro l’approvazione in Cdm della riforma della giustizia firmata Cartabia. La riforma Bonafede era ed è per il Movimento pentastellato uno dei riferimenti identitari non mediabile. Grillo si sarebbe fatto convincere dal Premier Draghi a far votare i suoi ministri a favore.
Non l’hanno presa bene, né Bonafede, né Conte, e tantomeno i parlamentari del Movimento, che preannunziano battaglia ad oltranza in parlamento. Alcuni arrivano a mettere in discussione la permanenza del Movimento nella maggioranza. Sullo sfondo il braccio di ferro tra Conte e Grillo che continua e rischia di far implodere da un momento all’altro il Movimento.
Anche Forza Italia e Italia Viva annunciano emendamenti alla riforma Cartabia, ovviamente di segno totalmente contrapposto ai cinque stelle.
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