Baruffa Grillo-Conte al centro della scena politica

La redazione

Non hanno torto i pontieri che cercano di evitare la scissione del movimento pentastellato, Poco conta se saranno di più i fedelissimi del movimento che resterebbero con Grillo e il suo direttivo di facciata, o se Conte raccoglierebbe un numero maggiore di adesioni. Una scissione nel Movimento farebbe presumibilmente decrescere le due formazioni che ne deriverebbero ad di sotto del 10%, numeri importanti ma non certo incisivi nella politica nazionale.

Non hanno torto i pontieri che cercano a qualunque prezzo di scongiurare quella che considerano una sciagura e tentano l’impossibile per provare a far riaprire dialogo e trattativa tra Conte e Grillo.

Mission impossible o quasi. Grillo, che in fondo è sempre quello che ha fondato l’ascesa politica della prima ora del Movimento sul “Va fan…….. day”, nè ha dette di tutto nei confronti di Conte. Pessimo organizzatore, privo di visione politica sono gli epiteti più gentili rivoltigli. Deve essersi dimenticato di essere stato lui ed il Movimento cinque stelle ad imporlo come Presidente del Consiglio sia nel Conte I che nel II, Significa che in un momento così grave del Paese ci ha fatti governare da un incompetente incapace?

Conte ha replicato da signor qual’è, ma è stato molto più incisivo, pur se molto conciso: “Il mio progetto non resterà nel cassetto”.

Le assemblee dei deputati e dei senatori pentastellati, riunitesi ieri pomeriggio, non hanno concluso molto, nè c’era da aspettarselo e, a prescindere da un formale appello all’unità, tutte e due le assemblee hanno chiesto di vedere lo statuto preparato da Conte oggetto delle ire funeste di Grillo. Non un dettaglio che i parlamentari vengano chiamati da Grillo a mettere da parte conte, con la nomina di un fumoso direttivo, senza sapere i motivi del contendere,

Stamane Di Maio è andato a trovare Conte a casa. Cosa si siano detti è un mistero.

Vedremo gli sviluppi.

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