Bonus o malus? Alt!
La buona gestione della cosa pubblica è fatta di lavoro certosino quotidiano: gli si preferisce l’immagine con mega progetti fantasma.
Maria Catalano Fiore.
Cultura e turismo sono settori in coma.
La Pandemia, certo. Ma anche colpa di voucer inservibili, fondi inadeguati, decreti che non risolvono i problemi. La burocrazia imperversa e pare che giungano ai veri destinatari solo inutili mance….se e quando arrivano.
“La cultura e il turismo non mangiano più” afferma Giulio Tremonti. Questi due settori sono in notevole sofferenza, e purtroppo nessuno capisce la gravità della situazione. Non si tratta, come pensano i più di generi voluttuari: teatro, canzoni, arte, ma di gente viva che lavora e vive solo di questo e per questo. Per non parlare della stretta connessione tra cultura ed arte da un lato e turismo dall’altro che ci ha ampiamente dimostrato quest’estate di essere l’unica attività attiva ed ancora trainante in questa nazione ormai statica, in caduta libera.
Il ministro al ramo, Dario Franceschini, tuona enfatizzando, ma fa ben poco, i fondi sono impantanati non si sa se volutamente o no, vari Ministeri bloccati dai Beni Culturali come i Trasporti, le Infrastrutture ecc,… per non parlare di “Progetti”, da definire correttamente solo come prodotti di menti malsane…
Dario Franceschini, da ultimo. ha in mente un restyling ed ampiamento di Cinecittà! E gorgheggia: “Roma è la nostra Hollywood”. Ma se la gente non lavora, non si possono girare film, che scenari restauri? “Ci vuole qualcosa che sia all’altezza dei nostri Beni Culturali!”, ma se fanno acqua da tutte le parti e le città d’Arte sono vuote, quindi?
Beni Culturali fermi, Personale progressivamente in pensione, senza alcun rimpiazzo, neanche con contratti trimestrali, indotto chiuso, ristoranti e bar fermi, mezzi di comunicazione, guide e quant’altro tutti alla fame da marzo scorso, e Tu. Ministro con delega anche al turismo, in un momento cosi delicato, a cosa pensi? A Cinecittà!
Perché non ci hai pensato prima di mandare in degrado le sue strutture, quelle architetture utilizzate per girare colossal e per altro ancora. Prima di liberarti di quelle maestranze capaci di realizzarle e trasformarle, e non assumendo chi da loro poteva apprendere come fare? Hai solo manie di grandezza a parole.
Il grande pensatore (il grande scultore Auguste Rodin lo invidierebbe) sta realmente concretizzando l’ipotesi che il gruppo Cdp entri in Cinecittà, con la sua superficie confinante. Questo consentirebbe di raddoppiare gli spazi e nello stesso tempo di far entrare un patner industriale. Il tutto per un salto di qualità assoluto per l’Italia e il Cinema.
Peccato che attori, maestranze, costumisti e tutte le maestranze hanno bisogno oggi di mangiare e progredire. Se pure si stanziassero 400/500 milioni per i film, questi, causa Covid, sono irrealizzabili, se pure si distribuissero un po’ di briciole (anche tassate) cosa risolverebbe? Dal 2017, anno in cui gli Studi sono rientrati nella disponibilità pubblica, sono stati prima tolti a Dario Franceschini ed affidati a Luigi Abete, storico Presidente della Bnl con un piano di rilancio di 37 milioni di euro, mica bruscolini! Nel consiglio di amministrazione appare un tal Goffredo Bettini, da mesi seguace e peroratore di Giuseppe Conte. Pare che nella futura candidatura al colle, cosa per la quale Franceschini sta facendo carte false, senza nè pudore, nè mistero, Bettini avrà un ruolo fondamentale. Ma non è tutto, già da fine agosto l’ideologo, questa la sua qualifica , Goffredo Bettini ha sdoganato Silvio Berlusconi e i suoi azzurri come fans di appoggio.
Dall’altro lato del campo Nicola Zingaretti, sta operando suoi sondaggi per portare al Colle Virginia Raggi. Cinecittà rappresenta un cavallo di battaglia anche per la Raggi. Ma cosa ha fatto per la città di Roma, Capitale della Nazione? E cosa farà, conseguentemente per la Nazione?
Cinecittà, costruita e progettata realmente, con enorme successo, da Vittorio Mussolini come la Hollywood sul Tevere, potra’ costituire il perno per l’elezione a Capo dello Stato Italiano? E dove si troveranno i soldi per un restauro? E la gente rimasta senza lavoro dall’oggi al domani? Davvero tutto il resto è sempre e solo un giocattolo?
Apprezzeremmo che il Signor Ministro per i Beni Culturali ed Ambientali, con delega al turismo, si rendesse rendesse più simpatico agli addetti ai lavori almeno provando a ridare lavoro a chi lo ha più? Non potrebbe almento tentare di sbloccare musei, cinema e quant’altro?
Questo FONDO CULTURA di cui parla continuamente, esiste? E se esiste perché non distribuirlo, ma non come elemosina, ma come retribuzione per un lavoro dignitoso. Preda lezione da altre nazioni: la crisi Inglese o Tedesca è cominciata quando si sono eliminati posti di lavoro e agli operai o impiegati è stato corrisposto un sussidio lavorativo. Cosa fatta in Italia con il reddito di cittadinanza. La gente ha bisogno di lavoro, non di elemosina, i giovani devono imparare un mestiere non a stare buttati per le strade!
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