Dl Ucraina, Draghi pone ed incassa la fiducia
Petrocelli vota no. Ricciardi: “Vota No! Fuori”.
La redazione
Dopo tanti tira e molla, ed annunci roboanti, alla fine, in Senato, l’unico tra i Cinquestelle a votare no alla fiducia al governo sul dl Ucraina è stato Vito Petrocelli, presidente della commissione Esteri. Un’azione che lo candida all’espulsione dal Movimento. Stamani, in una intervista, Riccardo Ricciardi, vice presidente dei pentastellati, ha confermato che “se Petrocelli non voterà la fiducia, sarà fuori da M5s ma nessuno può costringerlo a dimettersi da presidente”(ndr. della commissione Esteri).
Il governo incassa 214 sì dalla propria maggioranza, ed altri dissensi, anzitutto nel Movimento, non vengono. Ci sono assenze nelle file pentastellate, tra cui quelle non giustificate dei senatori Daniele Pesco e Alberto Airola, quest’ultimo noto pacifista che. pochi giorni addietro aveva pubblicamente dichiarato la sua contrarietà all’aumento del 2% delle spese militari, chiedendo a Movimento una “riflessione” alla luce delle parole di Papa Francesco. Tra gli assenti anche il vice presidente del gruppo al Senato Gianluca Ferrara, che però non ha mai messo in dubbio la fiducia al governo.
Hanno votano sì i due Matteo, Renzi, di Italia Viva, e Salvini, della Lega, assenti entrambi alla prima chiamata sulla fiducia.
I no alla fiducia sono stati 35 (nessun astenuto). Si è espresso contro il gruppo di Fratelli d’Italia per il quale “con un iter normale avremmo votato come alla Camera, il governo sconfessa se stesso”. No anche dai senatori Elio Lannutti, Emanuele Dessì, Gianluigi Paragone, Bianca Laura Granato, tutti ex M5s ora nel Misto come Alternativa c’è.
Com’è la salute della maggioranza dopo il voto in Senato? Secondo Andrea Marcucci, non propenso all’alleanza Pd-M5S: “E’ molto preoccupante e molto grave che importanti cariche istituzionali del M5S abbiano votato contro il Dl Ucraina, come il Presidente della Commissione Esteri Petrocelli, o non abbiamo partecipato al voto, come il Presidente della Commissione Bilancio, Pesco”. E la capogruppo Pd Simona Malpezzi: “Oggettivamente ci sono stati alcuni passaggi compiuti dal M5S che ci hanno sorpreso e preoccupato. Una crisi di governo sarebbe stata incomprensibile in un momento come questo e il Pd ha lavorato per tenere unita la maggioranza. La politica estera è il cardine di qualsiasi alleanza”. Un messaggio ai Dem da Maurizio Gasparri di Forza Italia: “Attenzione, il campo largo è a tutti gli effetti un campo minato”.
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