Elezioni a Gravina: Fedele Lagreca
Intervista al candidato Sindaco Fedele Lagreca
Rocco Michele Renna
Seconda intervista, questa volta al candidato Sindaco Fedele Lagreca, dopo quella a Saverio Verna: interviste rivolte ai quattro candidati sindaci che si confronteranno il 12 Giugno per amministrare la Città di Gravina.
Ritengo opportuno precisare ancora una volta che, per par condicio, le stesse domande sono state poste nello stesso modo ai candidati sindaci tramite Whatsapp e sono state regolarmente visualizzate, chi avrà voglia di rispondere e quindi confrontarsi con gli altri avrà la possibilità di essere letto, a chi non interessa verrà apposto il “ non ha risposto”!
Le domande sono state consegnate il 10 maggio, regolarmente richiamati martedi scorso, chi ha risposto è stato pubblicato!
Sono domande per tentare di capire cosa realmente accade sia nella politica gravinese che nel livello di vita degli stessi cittadini. Fino ad ora hanno risposto Saverio Verna e Fedele Lagreca, il candidato Mario Conca ha comunicato che farà sapere, anche il tempo stringe, mentre Giacinto Lagreca non ha risposto per niente.
Ma leggiamo cosa ha da raccontarci Fedele Lagreca:
D. Sig Lagreca, ci parla di lei e della sua candidatura a sindaco per la città di Gravina?
R. Mi chiamo Fedele Lagreca, ma per tutti sono semplicemente Fedele. Da 25 anni svolgo la professione di oculista presso il mio studio in Gravina, oltre ad essere collaboratore esterno per altre strutture sanitarie. La politica mi ha sempre interessato e appassionato, perché da essa passano il bene e le sorti della comunità.
Alle elezioni amministrative del 2005 sono stato candidato nella lista dell’Udeur a sostegno della candidatura a sindaco dell’amico Rino Vendola. Sono stato eletto consigliere comunale con 1262 voti e ho ricoperto il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale fino a luglio 2008. Nel 2009 il Presidente uscente della Provincia di Bari Vincenzo Divella, mi ha chiesto di scendere in campo al suo fianco alle elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Bari, ho accettato candidandomi nella lista Primavera in Movimento. Gravina mi ha onorato con circa 5.000 voti, eleggendomi al Consiglio Provinciale, consentendomi di rivestire il ruolo di capogruppo.
Come ho avuto modo di dire in qualche circostanza, questa candidatura nasce dall’invito “pressante” di tanti amici che per diverso tempo hanno insistito affinché scendessi in campo per ridare l’orgoglio perduto a questa comunità.
D. Quali problemi sta incontrando, se ne sta incontrando?
R. Più che problemi, sto incontrando un po’ di disaffezione, un distacco tra i cittadini ed il palazzo, che rende arido il confronto e impoverisce la partecipazione. Questo succede quando la politica non vede con gli occhi della gente.
Ogni giorno parlo con centinaia di persone e avverto sempre più forte l’insofferenza verso tutti quei politici che fanno promesse elettorali, che si tramutano in carta straccia dopo la vittoria. Anche per questo ho deciso di mettere me stesso al servizio della mia comunità.
D. In merito al recente incendio di bosco difesa grande quali problemi ha riscontrato? Sapeva del Corpo Interventi umanitari che si era offerto di pattugliare il bosco gratis?
R. Il nostro bosco comunale deve essere una risorsa per tutti, spesso sottovalutiamo l’importanza di questo polmone verde. Gli incendi che periodicamente lo interessano dovrebbero rappresentare un problema non solo per chi è chiamato a responsabilità di governo.
Il nostro programma elettorale prevede due azioni per la sua valorizzazione: una di prevenzione e l’altra di rilancio. La fase di prevenzione passa dal coinvolgimento degli agricoltori che sono i primi custodi della natura. Dovremo coinvolgerli perché ci diano l’aiuto necessario ad evitare ulteriori catastrofi. A quanto detto si aggiunga il potenziamento di Polizia Locale e Protezione Civile. Bisogna dotare queste unità operative di strumenti idonei a fronteggiare nel migliore dei modi queste situazioni emergenziali ed in ultimo, ma non per ultimo, dovremo coinvolgere tutte le organizzazioni di volontariato per garantire una presenza ed un occhio attento nelle ore più pericolose della giornata.
Ricordo perfettamente che il Corpo Interventi umanitari si fosse offerto di pattugliare gratuitamente il bosco comunale, ma non so per quali ragioni la disponibilità offerta non ha ricevuto riscontro. Queste cose fanno onore ai volontari che come ho più volte ribadito, sono persone straordinarie sempre presenti durante le situazioni emergenziali.
D. Secondo Lei, questa tornata elettorale produrrà qualcosa di buono per la città? perché?
R. Gravina ha bisogno di tante attenzioni. Come spesso dico alla gente che incontro, per rendere migliore il Paese di domani è importante costruire insieme il nostro Comune oggi. Questa tornata elettorale deve rappresentare un punto di svolta. I gravinesi devono decidere se guardare avanti o affidarsi alle vecchie logiche del passato.
D. pensa di istituire un ente fiera apolitico per salvare l’antica fiera di San Giorgio?
R. Il potenziamento ed il rilancio dell’area fieristica deve passare necessariamente dalla creazione di un ente giuridico a capitale misto pubblico e privato che si occuperà della sua gestione e del suo rilancio con il coinvolgimento dei comuni limitrofi e di enti sovracomunali (Città Metropolitana, i Comuni di Altamura, Poggiorsini, Santeramo, la Regione Puglia, Parco Nazionale dell’Alta Murgia e la Camera di Commercio), degli imprenditori e delle professionalità presenti sul territorio.
Il nostro obiettivo è dare vita al quartiere fieristico e farlo vivere tutto l’anno con una serie di eventi. Attueremo politiche concrete che permettano di rilanciare la secolare Fiera San Giorgio e tutte le fiere regionali che riguardano il nostro territorio (Fiera La mia Casa, Fiera Sportivity) che sono patrimonio cittadino oltre che regionale.
D. Cosa pensa della eventuale discarica nucleare che potrebbe essere costruita nel territorio gravinese o al sud in generale?
R. Indubbiamente un deposito di scorie nucleari nel nostro territorio sarebbe una iattura non solo per la nostra città. Ovviamente, qualora dovesse rendersi necessario, e se saremo chiamati ad avere responsabilità di governo della città, la nostra amministrazione si opporrà con ogni mezzo ed in tutte le forme consentite dalla legge, a qualsiasi ipotesi di deposito di scorie nucleari, non solo nel territorio gravinese ma in tutto il territorio del Parco dell’Alta Murgia.
D. Ha ancora senso battersi per una città come Gravina in un periodo storico come il nostro pieno di problematiche e di contraddizioni politiche?
R. Battersi per una idea di città ha sempre senso. Anche io sento le lamentele della gente che crede di essere vessata da assurdi ed elevati tributi locali senza avere servizi in cambio. Anche io avverto la difficoltà della gente a guardare con ottimismo al futuro dei propri figli. Come dicevo in precedenza, è tanta la disaffezione nei confronti della classe dirigente, rinunciare a combattere vuol dire perdere a priori, e in questi casi a perdere non è il candidato sindaco o il candidato al consiglio comunale, bensì sono i cittadini, ed in particolari le future generazioni a cui bisogna ridare la speranza.
Ora siamo noi a lanciare un appello di coerenza a tutti quei gravinesi, che sono la maggioranza. A loro chiediamo uno scatto di coerenza: il 12 giugno avrete davvero la possibilità di cambiare il futuro di questa città scegliendo la coalizione Rinascita e me che ne sono il candidato sindaco.
Ringraziamo Fedele Lagreca per la sua disponibilità e ci dispiace di non avere ricevuto anche le altre interviste, sperando che arrivino entro il tempo massimo consentito per la pubblicazione.
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