Elezioni a Gravina: Saverio Verna
Intervista al candidato Sindaco Saverio Verna
Rocco Michele Renna
Da oggi cominciamo con questa interviste sulla città e partiamo proprio dai 4 candidati sindaci che si confronteranno il 12 Giugno per amministrare la Città di Gravina. Le domande sono state consegnate tempo fa a tutti i candidati de anche ad altre persone che in seguito saranno coinvolte, per tentare di capire cosa realmente accade sia nella politica gravinese, che nel livello di vita degli stessi cittadini.
Alcuni candidati consiglieri ci hanno fatto pervenire la loro preoccupazione per la trasparenza elettorale lamentano dal momento che molti cittadini addirittura andrebbero volutamente a vendersi per una somma di denaro, come se fossimo al mercato delle vacche, senza rendersi conto di commettere un reato.
Si stanno vendendo al miglior offerente, questo è quello che emerge dal racconto di alcuni candidati consiglieri…
Saverio Verna è stato il primo che, gentilmente, ha risposto all’intervista.
Ritengo opportuno precisare che, per par condicio, le stesse domande sono state poste agli altri candidati sindaci tramite il social media whatsapp, chi avrà voglia di rispondere e quindi confrontarsi con gli altri avrà la possibilità di essere letto, a chi non interessa verrà apposto il “ non ha risposto”!.
D. Dottor Verna, ci parla di lei e della sua candidatura a primo noittadino di Gravina?
R. Sono marito, padre di tre figli, Faccio l’avvocato di professione e mi sono sempre speso per le battaglie ecologiste. La mia formazione politica è di origine socialista, Credo nell’uguaglianza e nella libertà.
D. Quali problemi sta incontrando, se ne sta incontrando?
R. Non ho incontrato particolari problemi anche perché la mia candidatura, espressione di un gruppo di persone e sigle politiche, rappresenta una strada da fare insieme, un percorso da fare con la gente e le persone che credono in determinati valori.
Infatti, in tempi non sospetti, abbiamo iniziato a costruire un ragionamento per ricomporre il campo del centro-sinistra: l’intenzione era, ed è, quella di mettere su una coalizione coerente con i nostri principi e le nostre idee. Un cammino che non si interromperà dopo questa campagna elettorale.
D. In merito al recente incendio di bosco difesa grande quali problemi ha rilevato? Sapeva del Corpo Interventi umanitari che si era offerto di pattugliare il bosco gratis?
R. Francamente non ho saputo nulla del Corpo Interventi umanitari e della sua offerta di pattugliare gratis il Bosco. E sono convinto che tante persone e cittadini di questa città erano all’oscuro di questa notizia.
In merito al bosco, noi di #UNABELLASTORIA abbiamo le idee chiare: bisogna ripartire dalla funzione sociale, ambientale ed economica che il bosco ha mantenuto sino a qualche decennio fa.
Bisogna ripartire dalla corretta gestione dell’intera area boschiva che guardi con attenzione agli aspetti ambientali di conservazione e salvaguardia di tutte le specificità del SIC (Sito di Importanza Comunitaria).
Innanzitutto, bisogna approntare un nuovo piano di gestione del SIC e contemporaneamente approvare un piano di Assestamento forestale, che possa permettere la salvaguardia di tutta la biodiversità presente, ponendo attenzione alla messa in sicurezza, rispetto a nuovi e catastrofici eventi incendiari.
Abbiamo espresso dubbi e perplessità sul mega progetto approvato dalla Regione sul riutilizzo di acque reflue per fini antincendio: l’enorme impatto ambientale, non ancora chiarito da autorizzazioni in fase progettuale, sarebbe una beffa, anche perché i costi di gestione di questa opera idraulica non sono stati previsti. Chi pagherà la costosissima manutenzione annuale?
D. Secondo Lei, questa tornata elettorale produrrà qualcosa di buono per la città? Perchè?
R. Io credo che la politica, se fatta bene, produca benefici all’intera collettività. Ma questo è un momento delicatissimo per tutti noi, per la società e per l’economia: c’è una guerra in corso nel cuore dell’Europa che porterà molte difficoltà economiche. C’è una recessione in atto e non è dato sapere quali sviluppi sociali porterà.
Nella nostra città c’è da gestire una macchina amministrativa che ha notevoli carenze in termini di personale. Chi prenderà la guida di Gravina farà i conti con questi punti politici.
La visione del prossimo sindaco è fondamentale: la nostra visione guarda al ben comune, agli interessi dei più deboli e alla gestione del territorio in maniera condivisa e trasparente. Abbiamo le capacità e la voglia di cambiare in meglio questo paese. Con idee e progetti politici da adempiere nel breve periodo, per poi progettare il futuro.
Il problema sussiste quando il civismo attualmente ben presente in questa tornata elettorale diventa “trasformista” e le liste – diventando contenitori di interessi molto spesso personali – contengono di tutto. A noi questo non va bene.
D. Pensa di istituire un ente fiera apolitico per salvare l’antica fiera di San Giorgio?
R. Pensiamo di istituire un ente fiera che sia espressione di un territorio vivace e operoso. Pensiamo alla Costituzione di un “Ente Fiera” con partnership tra pubblico e privato per il rilancio dell’attività fieristica da estendere all’intero arco dell’anno; ma che possa anche riqualificare la FIERA San Giorgio da vari punti di vista. È da questo punto che dobbiamo ripartire, dopo la lunga assenza della nostra manifestazione fieristica a causa del COVID.
Abbiamo anche intenzione di istituire un Festival del Paesaggio a cadenza annuale, da realizzare in collaborazione con il Parco dell’Altamurgia e da organizzare presso l’area fiera: una attrattiva per l’intera area murgiana.
D. Cosa pensa della eventuale discarica nucleare che potrebbe essere costruita nel territorio gravinese o al sud in generale?
R, Il mio personale impegno e quello della coalizione #unabellastoria sarà dedicato alla risoluzione dei tanti problemi ambientali che vedono coinvolto il nostro territorio.
Negli ultimi anni non si è data la giusta attenzione alla valorizzazione delle nostre risorse culturali, ambientali e paesaggistiche. Io sono per un NO convinto alla possibilità di vedere sul nostro territorio la realizzazione di un deposito nazionale di scorie radioattive: abbiamo altre vocazioni e la bellezza del nostro territorio ci induce a pensare che possiamo puntare su altro, sulla riscoperta di ciò che ci circonda in un’ottica di valorizzazione e fruizione.
La candidatura a Geoparco Unesco dell’intero territorio murgiano, compresa la zona di Zingariello, è uno strumento che potrebbe allontanare definitivamente l’ipotesi che la Sogin ha proposto. Dobbiamo sbrigarci e velocizzare quell’iter di approvazione del Geoparco insieme all’ente dell’Altamurgia. Non vogliamo un deposito di scorie sul nostro territorio!
D. Ha ancora senso battersi per una città come Gravina in un periodo storico come il nostro pieno di problematiche e di contraddizioni politiche?
R. Assolutamente sì: se gli elettori vorranno premiare la mia scelta, ho intenzione, sin da subito, di rilanciare l’immagine di questo paese per renderlo al passo coi tempi.
Abbiamo bisogno di guardare ad altre realtà turistiche anche vicine a noi: penso a Matera. Dobbiamo offrire maggiori servizi per aumentare l’offerta turistica; dobbiamo fornire gli strumenti adeguati per attirare i flussi turistici che passano da queste parti. Siamo una città dell’entroterra ma con una seria vocazione storica, culturale e turistica e questo deve essere il nostro marchio. Un turismo di qualità che porti seri benefici all’intera collettività.
Riaprire alla fruizione il Parco archeologico o ridare dignità al nostro bosco devono essere gli impegni concreti della mia amministrazione. Sono convinto che #unabellastoria si possa senza dubbio ascrivere!!
Ringraziamo Saverio Verna per la sua disponibilità e restiamo in attesa di ricevere anche le altre interviste
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