Emma Bonino: “Dispiaciuta e incredula per la decisione di Calenda”
Resta con Enrico Letta e giudica “fumose” le motivazioni addotta da Carlo Calenda
La redazione
“C’e’ stato un patto con Enrico Letta che è stato siglato il 2 agosto di quest’anno non del Medioevo e io a quello mi attengo”. Emma Bonino, leader di +Europa, intervistata da La Repubblica prende le distanze dalla decisione del leader di Azione, di “stracciare” il patto elettorale sottoscritto con il Partito democratico.
Chiarisce: “E’ Calenda che ha dato l’addio. Eravamo insieme fino a sabato, e domenica ha deciso di andarsene per conto proprio. Ha mancato alla parola data per ragioni fumose, non convincenti e meno che meno dirimenti. Sono personalmente dispiaciuta e politicamente incredula. A oggi sono ferma al patto con Letta. E’ stata convocata da Benedetto della Vedova una direzione di più Europa, che ne discuterà e deciderà di conseguenza”.
Conclude: “Se sono utile mi candidino dove ritengono che possa esserlo di più. Ne ho viste di tutte le tinte, ma una situazione politica così sfarinata non la ricordo”.
Non ci piace tirare conclusioni affrettate ma la posizione della Bonino dimostra senza ombra di dubbio che Calenda, senza neanche il minimo buon gusto, di avvisare il partito con cui era Federato, ha fatto in “splendida” solitudine valutazioni diverse ed ha deciso per altre strade, che ritiene politamente più “lucrose”. E Renzi non è di certo estraneo alla decisione. E se non scommetteremmo che la coalizione-centrino dei due arriverà unita al 25 settembre, è altresì assai improbabile che superi la soglia di sbarramento.
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